Ungheria, non solo Budapest: roadshow per il trade italiano
Nuovo format dall’Agenzia nazionale per il turismo ungherese per aggiornare i t.o. e gli agenti di viaggi sulle diverse possibilità turistiche da vivere in Ungheria oltre alla già molto gettonata Budapest.
Il programma, che prevede un incontro al mese in diverse città d’Italia, viene portato avanti da Máté Terjék, ungherese, con alle spalle 21 anni in Italia e oggi responsabile della promozione in Italia.
«Abbiamo adottato questo nuovo format più ‘intimo’», specifica Attilia Bossi, deputy general manager di Interface Tourism Italy che affianca Terjék nella comunicazione nel nostro Paese «per non disperdere energie e parlare ai professionisti del settore di proposte diverse che l’Ungheria può offrire ai viaggiatori e presentare pacchetti in qualche modo già predisposti che le dmc possono facilmente organizzare».
«Siamo molto contenti di come il mercato italiano sta rispondendo alle proposte che l’Ungheria offre – interviene Terjék – Abbiamo registrato ottimi numeri specialmente nell’ultimo anno e mezzo, periodo nel quale non abbiamo più riscontrato una stagionalità degli arrivi, ma piuttosto un turismo costante durante gran parte dell’anno. Soprattutto abbiamo captato la volontà dei viaggiatori di non visitare solo Budapest ma di allargare la conoscenza del Paese anche ad altre zone».
Le presentazioni dell’Ente sono il frutto di contatti preventivamente presi con gli enti turistici locali e sono delle sorte di “pacchetti”, idee specifiche sulle quali i t.o. possono basare le loro richieste alle dmc. «Tra le mete presentate la regione di Szeged, attraversata dal fiume Tibisco e collocata a sud dell’Ungheria. Destinazione ideale da maggio a metà settembre, da visitare anche in un paio di giorni, la regione è distante 175 chilometri da Budapest, ed è facilmente raggiungibile sia in macchina che in treno», aggiunge Terjék.
Nel periodo estivo a Szeged si svolgono festival ed eventi particolari, tra cui la suggestiva “Nascita dei fiori del Tibisco”, che in realtà altro non è che la schiusa, quasi contemporanea, di milioni di uova di libellule che poi prendono il volo. «Anche a Szeged, naturalmente, si può degustare l’ottima cucina ungherese, anche rivisitata, proposta da diversi tipi di ristoranti, lusso o trattoria, con l’utilizzo di prodotti locali», spiega il responsabile della promozione in Italia dell’Ente ungherese.
Poco lontano dalla città, a soli 30 minuti da Szeged, c’è il parco nazionale di Ópusztaszer, parco commemorativo che ricorda l’insediamento dove la tradizione vuole che Attila stabilì il primo accampamento unno. Un parco che offre la possibilità di entrare nelle origini e nella storia del Paese. Diversa e ulteriore proposta di programma è la visita di Makó, anch’essa a 30 minuti da Szeged, cittadina che si trova nella “terra delle cipolle”, nella zona di produzione di una particolare cipolla che in Ungheria è protetta. Proprio per questo motivo l’architettura che caratterizza Makó richiama la forma della cipolla.