by Redazione | 15 Maggio 2024 7:00
Non di sola Budapest vive l’Ungheria. Le meraviglie della capitale, spaccata in due dal Danubio, sono la copertina di un Paese ricco di storia e tradizioni, che ha in Debrecen la seconda città più grande e vivace, nella zona orientale. Visit Hungary ci accompagna alla scoperta di mete affascinanti.
Centro quasi totalmente pedonalizzato, uno sguardo al panorama della cima della Grande Chiesa protestante e uno all’arte: dal trittico del famoso pittore ungherese Mihály Munkácsy all’arte contemporanea del Modem Centre. Bar e locali in fila uno dopo l’altro lungo Piac utca e Hal köz, mentre al parco Nagyerdo si trovano giochi acquatici, lo zoo e interessanti attrazioni per le famiglie. Una curiosità per i turisti: a Debrecen si tiene la sagra della salsiccia Debrecziner.
Le acque termali in Ungheria sono un must e non lontano da Debrecen si trova l’esteso complesso di Hajdúszoboszló, il più grande d’Europa, con piscine, saune e gli scivoli dell’Aqua-Palace. Nei dintorni il Parco Nazionale Hortobágy, che fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco e offre attrazioni uniche come spettacoli d’equitazione, buoi grigi ungheresi e rare specie di uccelli.
Con una gita in barca nella riserva del lago del Tibisco si possono osservare oltre 30 specie diverse di animali, compresi aironi e cormorani. E ancora, l’Ecocentro (l’acquario d’acqua dolce più grande d’Europa), il percorso ciclabile di 70 km che corre intorno al lago e un numero infinito di spiagge.
Il successo di Debrecen è certificato dai numeri dell’aeroporto internazionale nel 2023: oltre 300.000 i passeggeri, +23% rispetto all’anno precedente. Attualmente Wizz Air offre voli da Debrecen per Londra, Roma, Larnaca, Eindhoven. Inoltre, Lufthansa opera voli per Monaco. Per l’estate e autunno 2024, la compagnia ungherese prevede di rilanciare tre voli stagionali, che collegheranno Debrecen ad Antalya in Turchia, Corfù in Grecia e Burgas in Bulgaria.
La parte orientale del Paese si conferma particolarmente affascinante, grazie alla regione di Tokaj, famosa in tutto il mondo per il suo vino naturalmente dolce, e le sue cantine, Patrimonio mondiale dell’Unesco. Le prime testimonianze scritte riguardanti i vigneti risalgono al 1252, anche se il vino era diverso da quello che conosciamo oggi. Tokaj è una regione vinicola chiusa, tra le sei varietà di vite autorizzate le due più importanti sono furmint e hárslevelű.
Il Tokaji Aszú fu menzionato per la prima volta nel 1571. La sua eccellenza venne riconosciuta già allora e fu molto apprezzata; Re Luigi XIV lo definì «il re dei vini e il vino dei re», Mozart e Goethe ne furono grandi ammiratori.
Vino a parte, la regione propone peculiarità naturali uniche a livello mondiale, basti pensare al paesaggio che nasconde centinaia di vulcani spenti. I turisti possono entrare nei castelli di Boldogkő, Füzér e Sárospatak, risalenti all’inizio del XVIII secolo, e completare il più lungo cammino percorso dai pellegrini ebrei in Ungheria, quello dei “rabbini miracolosi”, che comincia e termina a Mád. Il percorso delle chiese medievali è stato creato nel 2009 per unire i luoghi religiosi più significativi nei pressi del Tibisco superiore. Senza dimenticare il Parco avventure Zemplén, lo zoo di Nyíregyháza e le grotte di stalattiti di Aggtelek.
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