by Claudia Ceci | 25 Giugno 2018 15:11
Riportare i Bagni di Petriolo agli antichi fasti coinvolgendo la comunità locale. Parte a settembre il progetto di restauro dell’area termale toscana del XIV secolo, voluto da UnipolSai, compagnia assicurativa del Gruppo Unipol con il sostegno di Italia Nostra, che investirà 4 milioni di euro nell’area di proprietà. Le terme risalgono al XIV secolo e sono situate nel comune di Monticiano, all’interno della riserva naturale del Merse, tra le province di Siena e Grosseto, a circa 100 km dal mare.
Il progetto, approvato dalla Soprintendenza di Siena e coordinato da Italia Nostra, riguarderà il restauro delle tre torri, la porta, la cinta muraria del Quattrocento, la locanda, le vasche termali, la chiesetta e l’area boschiva circostante. Gli interventi dureranno complessivamente tre anni; il primo lotto, per un importo pari a 1 milione e 600mila euro (locanda, torre nord, mura est e parte mura nord) sarà pronto in 14 mesi. La fine dei lavori è prevista per il 2021.
L’iniziativa di rinascita dei Bagni di Petriolo è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, svoltasi a Firenze, presso Palazzo Bastogi, a cui è seguita la visita dell’area termale a cavallo tra le province di Siena e Grosseto con la spiegazione del progetto di valorizzazione e restauro della fortezza medievale.
«La nostra non vuole essere solo un’operazione filantropica. Cerchiamo di portare a sintesi il valore storico, la possibilità di fruizione del bene, il valore culturale, la componente economica di valorizzazione e promozione turistica del territorio – ha dichiarato durante la conferenza stampa Pierluigi Stefanini, Presidente Gruppo Unipol – L’area di proprietà di UnipolSai poteva essere gestita con il minor dispendio di energie e risorse possibili, o si poteva scegliere di essere protagonisti di uno straordinario percorso di riqualificazione partecipata di un bene comune. Abbiamo adottato un approccio strategico di creazione di valore condiviso, grazie al coinvolgimento e alla partecipazione civica, alla trasparenza degli interventi, e allo sviluppo di politiche di marketing territoriale. Abbiamo scelto di misurarne anche l’impatto atteso, secondo le più moderne metriche, e ci aspettiamo uno Sroi – ossia un ritorno sociale sull’investimento – di gran lunga superiore a due, questo vuol dire che, per ogni euro che investiremo, ne determineremo più di due di impatto sul territorio». La misurazione dello Sroi ex ante si attesta sul 2,19, in un intervallo che va da 1 a 2,50; per cui da Unipol ci si attende un risultato importante su quella che sarà fra alcuni anni la misurazione ex post. La compagnia assicurativa ha infatti avviato un percorso che non sembra prevedere solo un ritorno economico, ma si focalizza sulla crescita condivisa del territorio a lungo termine.
Italia Nostra dal 2015 ha avviato attività di analisi, studio, sensibilizzazione e proposizione sostenute da UnipolSai (subentrata nella proprietà alla famiglia Ligresti) e, nel 2016, la compagnia ha commissionato il progetto di restauro e di valorizzazione dei Bagni. Nel 2017 sono state ottenute le autorizzazioni della Soprintendenza e Paesaggistica (comunale) e nel 2018 il parere favorevole ambientale (valutazione incidenza ambientale da parte della Regione). «La vegetazione stava per inghiottire il sito dell’antica Petriolo – ha spiegato Oreste Rutigliano, presidente di Italia Nostra – Abbiamo cercato un modo per salvaguardare e recuperare questo luogo sempre molto amato e frequentato dai turisti. Con questo intervento vengono restituite alla collettività, nel pieno rispetto della storicità dei luoghi, le vestigia edificate tra il 1200 e il 1400 per ospitare papi, granduchi e capitani di ventura. Il caso ha voluto che due soggetti molto diversi fossero i promotori e finanziatori di questo intervento: un’associazione interessata alla tutela dei beni culturali minori e un soggetto economico privato solido e radicato nel territorio, capaci di declinare la sussidiarietà in modo nuovo e incisivo. Vogliamo restituire alla Toscana e all’Italia un altro gioiello, e non dimentichiamo che su tutto il territorio nazionale abbiamo circa 6mila borghi abbandonati, un campo sterminato sul quale agire».
Il consigliere scientifico di Italia Nostra e coordinatore del progetto Adriano Paolella ha guidato la visita dei Bagni di Petriolo, area immersa nel bosco, illustrando i punti salienti del progetto di recupero e l’importanza del rapporto con l’ambiente e del termalismo, che fanno parte della storia, cultura e identità toscana. Il restauro annunciato sarà un cantiere aperto con annesso scavo archeologico e si partirà dal consolidamento murario per un recupero che non sia solo delle pietre, ma dell’anima dei luoghi.
Nella zona esiste già un’offerta ricettiva, ma, secondo gli organizzatori «bisogna recuperare la dimensione dello spirito dell’accoglienza restituendo un ruolo da protagonisti a luoghi come conventi e locande, che hanno fatto la storia del viaggio in Italia. Si tratta del ripristino di un bene che è anche economia vera, non solo storia, cultura e paesaggio. Tra l’altro i luoghi che si sono spopolati possono rivivere oggi proprio attraverso il viaggio».
L’intervento di risistemazione della locanda fa parte del primo lotto di lavori e l’idea attuale è che sia una struttura ricettiva con sette camere e una ristobottega, che funga da spaccio enogastronomico e di informazioni. Sarà interessante capire come sarà gestita tutta l’area riqualificata; Paolella ha ipotizzato che possano essere coinvolti operatori locali dei paesi limitrofi come Pari, Casal di Pari e Monticiano.
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