Torna a splendere il sereno sui conti della compagnie aeree Usa. Dopo i risultati annunciati da Delta Air Lines, che nel secondo trimestre ha registrato profitti netti in crescita del 39,3% a 1,44 miliardi di dollari, adesso è la volta di United. Il vettore basato a Chicago ha infatti raddoppiato i profitti del primo trimestre dell’anno arrivando a quota 1,1 miliardi di dollari, aumentando l’utile di oltre la metà rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Segno più anche sul fronte dei ricavi (+6%), giunti a 11,4 miliardi di dollari, in aumento rispetto alle previsioni degli analisti fermi a 11,36 miliardi di dollari.
Alla base del buon andamento dei conti, secondo punto si legge in una nota della società, ci sarebbe la domanda sostenuta proveniente dal mercato americano che ha permesso di contenere le conseguenze negative della messa a terra dei quattordici Boeing 737 Max 9 presenti in flotta (per il momento United li ha eliminati dai propri schedule fino al prossimo 3 novembre, ndr).
In attesa di capire la sorte dei velivoli del colosso di Seattle finiti nell’occhio del ciclone, per sostenere la crescita della capacità sul corto e medio raggio il vettore a stelle e strisce ha deciso di confermare gli l’acquisto di diciannove “vecchi” Boeing 737-700, i cui primi esemplari dovrebbero arrivare nei primi giorni di dicembre.