by Redazione | 10 Luglio 2020 12:05
Le conseguenze del Covid-19 non smettono di colpire le compagnie aeree di tutto il mondo. United Airlines ha infatti ipotizzato il taglio di 36mila dipendenti, ovvero metà della sua forza lavoro, a partire dal 1° ottobre. Fino a quella data, le compagnie che avevano beneficiato degli aiuti federali da 25 miliardi di dollari si erano impegnate a non effettuare licenziamenti.
In particolare, i licenziamenti riguarderebbero 15.100 assistenti di volo, 11mila addetti alle operazioni negli aeroporti e 2.250 piloti. Tuttavia, il numero esatto di quanti saranno lasciati a casa dipenderà dall’andamento della domanda ma anche dal numero di persone che aderiranno volontariamente ai piani di uscita e ai prepensionamenti.
«Il nostro obiettivo durante tutta questa crisi è stato quello di assicurare che United, e i posti di lavoro che sostiene, restino disponibili per quando i consumatori torneranno a volare», riporta una nota del vettore. «Dato il recente balzo dei casi di Covid-19 nel paese è sempre più probabile che la domanda di viaggi aerei non tornerà a livelli normali fino a quando non sarà disponibile una cura o un vaccino. E la verità è che United non può semplicemente continuare all’attuale livello di personale dopo l’1 ottobre in un contesto in cui la domanda di viaggi è così depressa».
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