Università europea di Roma, webinar sul turismo post Covid-19
Come sarà il turismo dopo il Covid-19? Questo l’argomento principale del convegno virtuale organizzato dal corso di laurea Turismo e valorizzazione del territorio dell’Università europea di Roma (Uer).
Il webinar è il primo di un ciclo dedicato al turismo e all’inclusione, che si pone l’obiettivo di creare un dialogo tra le parti, per riflettere sul futuro del turismo in Italia e in Europa. A moderare l’incontro è stato il vicedirettore del TgLa7, Andrea Pancani che ha aperto il dibattito con una riflessione: «Tutto il paese riparte, ma ancora non sappiamo se riusciremo ad andare in vacanza».
Il rettore Pedro Barrajón ha dichiarato: «Abbiamo istituito il corso di laurea in Turismo 4-5 anni fa perché consapevoli del suo ruolo primario nel nostro Paese; volontà e creatività sono le parole chiave da cui ripartire».
Il convengo è stato suddiviso in due parti; nella prima sezione si è trattato il tema dell’incertezza delle regole del turismo post Coronavirus e sono intervenuti: Marcella Gola, professore ordinario di Diritto amministrativo presso Università degli Studi di Bologna, Ruggiero Dipace, professore ordinario di Diritto amministrativo dell’Università degli Studi del Molise e Giovanna Iacovone, professore associato Diritto amministrativo Università degli Studi della Basilicata.
Nella seconda sezione si è discusso sul tema delle traiettorie di sviluppo sostenibile e dei nuovi modelli di business e hanno preso parte al dibattito il presidente Enit Giorgio Palmucci che ha posto l’accento sugli strumenti di supporto introdotti dell’Agenzia nazionale del turismo: «Enit ha creato un cruscotto di crisis management finalizzato ad aiutare tutti gli imprenditori e le associazioni ad avere un quadro realistico della situazione del turismo in Italia e in Europa. Stiamo, inoltre, lavorando sinergicamente con gli assessori regionali per realizzare una campagna di comunicazione che valorizzi il nostro territorio».
È quindi intervenuta Marina Lalli, presidente designata di Federturismo Confindustria, che ha ribadito la necessità di un cambiamento nei modelli di business del settore e ha dichiarato: «I due principi fondamentali per arrivare a un rinnovamento del settore sono il capitale umano e l’interazione tra le aziende; dobbiamo, quindi, trovare nuovi metodi per far conoscere il nostro paese e andare incontro agli obiettivi di sostenibilità».
All’evento hanno partecipato: Paolo Giuntarelli, direzione regionale Istruzione, Formazione e Ricerca alla Regione Lazio; Cristina Storti, Agenzia regionale del turismo alla Regione Lazio; Barbara Casillo, direttore regionale Confindustria Alberghi; Valentina Castello, docente di reti e sistemi turistici locali e marketing del turismo all’Università Europea di Roma e l’avvocato Filippo Brunetti.
Le conclusioni del convegno sono state formulate da Loredana Giani, coordinatrice del corso di laurea in Turismo e valorizzazione del territorio: «Il dibattito sulle parole chiave della ripartenza, condiviso con gli attori del sistema, ha fatto emergere la necessità di un’unitarietà delle regole, non nel senso di una sottrazione di competenze alle Regioni, ma di una univocità delle norme in favore della certezza. Una definizione condivisa di valori e obiettivi; elementi su cui si fonda la fiducia dei cittadini-consumatori e delle imprese».