Qual è il contratto di viaggio giusto a cui attenersi? Uno, nessuno e centomila, per dirla alla Pirandello. «Non importa chi lo ha elaborato, ciò che conta è che sia corretto», dichiara Luca Caraffini, ad di Geo Travel Network. Dello stesso parere Gabriele Milani, direttore di Fto: «Non serve un contratto unico, bisogna solo assicurarsi che le agenzie siano bene informate».
Parola d’ordine formazione, dunque, per l’associazione che, tra le prime, ha inviato alle agenzie un modello di contratto rispettoso delle nuove regole. Di fatto, dal giorno dell’entrata in vigore della direttiva pacchetti, le reti associative e gli stessi network si sono prodigati a redigere una serie di documenti il più possibile corretti. Oltre a Fto, è stato pubblicato il contratto di Fiavet-Assoviaggi, quello di Astoi e il facsimile della piccola ma agguerrita Aiav.
Sul fronte network, Welcome Travel si è mossa in autonomia. «La settimana prima del 1° luglio abbiamo inoltrato agli agenti il contratto di viaggio aggiornato – ha ricordato Massimo Segato, responsabile nord e centro Italia della rete – Negli stessi giorni alcuni t.o. e associazioni hanno diffuso, ognuno, il proprio schema contrattuale, il che ha comportato che le adv avessero sotto mano molteplici contratti di viaggio. Per agevolare il lavoro delle nostre affiliate, abbiamo fornito loro nuovi schemi contrattuali: Intermediazione, Organizzazione e Agevolazione, utilizzabili con tutti i t.o.».
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Tre versioni del contratto anche per Bluvacanze (Singolo servizio, Intermediazione e Pacchetto dinamico) reperibili sulla piattaforma intranet Ada. E mentre i “blu” starebbero pensando a una brochure da distribuire agli associati, il rivale Geo proprio in queste ore sta definendo un documento che sarà illustrato alle agenzie attraverso un webinar.
Giocano in casa Gattinoni e Uvet, padri fondatori di Fto, di cui hanno sposato il contratto di viaggio, utilizzato anche da alcuni soci come Marsupio.