Unwto, i Paesi dell’Asia Pacifico sottoscrivono il Codice Protezione turisti
Anche in Oriente si diffonde la cultura della tutela del turista: Cambogia, Maldive e Indonesia sono diventati i nuovi firmatari del Codice internazionale per la protezione dei turisti dell’Unwto.
Quasi tutti gli Stati della regione Asia-Pacifico e membri dell’organizzazione mondiale del turismo avevano già firmato il documento con la Dichiarazione di Phnom Penh che ne promuove la diffusione e l’attuazione in tutta la regione come strumento fondamentale per garantire quadri regolatori chiari, trasparenti ed efficienti per proteggere i turisti in quanto consumatori di beni legati al viaggio.
Il Codice Internazionale è stato creato dall’Unwto ed oggi conta più di 100 Paesi firmatari, accanto a organizzazioni internazionali, esperti del turismo e parti interessate del settore privato. Si tratta del primo strumento legale in assoluto progettato per creare standard riconosciuti a livello internazionale per la protezione dei turisti a livello internazionale.
Gli Stati membri sono invitati ad applicarlo a livello nazionale, garantendo così chiarezza giuridica sui diritti/doveri dei viaggiatori-consumer, con una serie di parametri condivisi su come assistere i turisti in situazioni di emergenza.
«Le persone vogliono sentirsi al sicuro e protette quando viaggiano – ha evidenziato il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili – E abbiamo aperto la strada alla creazione del primo strumento legale che aiuterà a ripristinare la fiducia nei viaggi. Il numero di Paesi che aderiscono a questa iniziativa per incorporarla nelle legislazioni nazionali continua a crescere di giorno in giorno a riprova della valenza di questo strumento».
Nell’ambito della 35ª riunione congiunta della Commissione regionale per l’Asia orientale e il Pacifico e della Commissione per l’Asia meridionale (Phnom Penh, Cambogia, 15-17 giugno), una apposita conferenza sul Codice internazionale ha fornito una piattaforma per i leader del turismo regionale che renderà possibile condividere approfondimenti, buone pratiche e testimonianze su come questo strumento legale possa incentivare la ripresa e la fiducia del turismo dopo la grave crisi causata dalla pandemia.
La conferenza ha ospitato approfondimenti di esperti su come il Codice può e deve colmare le lacune esistenti nei quadri giuridici delle legislazioni nazionali e contribuisce a una maggiore armonizzazione internazionale.