Uragano Dorian, chiusi porti e aeroporti in Florida
Sono almeno cinque le vittime, tra cui un bambino di otto anni, dell’uragano Dorian alle Bahamas, oltre a 21 feriti accertati e a devastazioni ritenute senza precedenti. Il secondo uragano più forte di sempre nell’Atlantico è rimasto a lungo Grand Bahama e sulle isole Abaco e affligge l’arcipelago da oltre 48 ore. Resta operativo l’aeroporto di Nassau, mentre quello di Freeport è chiuso.
Da poco declassato a categoria 3, si dirige lentamente in direzione della Florida e della Carolina del Sud, con venti di un’intensità di circa 200 chilometri orari. È allerta negli Stati Uniti, dove Dorian potrebbe colpire la costa orientale, ed è confermato lo stato d’emergenza di Florida, Georgia, Carolina del Sud e del Nord.
La Florida ha chiuso cinque porti – Miami, Palm Beach, Port Canaveral, Everglades, Fort Pierce – e cancellato migliaia di voli. Fermo anche l’aeroporto di Orlando, che ha cancellato tutti i collegamenti. Chiuse le scuole in molte zone del Paese ed è stata disposta l’evacuazione nelle aree costiere delle contee di Palm Beach e Martin.
Obbligo di evacuazione anche dell’intera costa del Sud Carolina e anche di alcuni tratti della Georgia. Nel complesso, sulla costa orientale sono circa 5 milioni gli sfollati.
Intanto i cittadini italiani hanno lasciato Grand Bahama. In Florida la comunità italiana è informata degli sviluppi, anche attraverso il console generale a Miami Cristiano Musillo, che ha dichiarato ad Adnkrons: «Da quattro giorni a questa parte abbiamo attivato d’intesa con l’ambasciata a Washington e con l’unità di crisi della Farnesina una cellula di emergenza locale, raggiungibile sia via mail che telefono. Abbiamo ricevuto un centinaio di telefonate di connazionali. Abbiamo 45mila italiani residenti nel sud est degli Usa, l’80% in Florida. Abbiamo ogni anno 260mila italiani che visitano la Stato». Tra turisti e residenti, in questo momento secondo il console ci sono circa «80mila italiani nel sud est della Florida».
Ulteriori aggiornamenti sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina.
FEDERCONSUMATORI. Sull’attuale chiusura dell’aeroporto di Freeport, sull’isola di Gran Bahama, e di quello di Orlando, in Florida, Federconsumatori da sapere che chi ha acquistato un pacchetto di viaggio per queste destinazioni non può avvalersi dell’annullamento della prenotazione senza penale, visto che non è stato emesso alcuno sconsiglio dal Ministero degli Esteri.
Chi intende rinunciare al viaggio, può cercare un accordo con il tour operator di riferimento per chiedere un voucher utilizzabile in un altro periodo o verso un’altra meta, tenendo comunque presente che in proposito l’agenzia stessa non ha alcun obbligo.
Nel caso in cui la prenotazione sia stata effettuata autonomamente, è consigliabile contattare la compagnia aerea e le strutture alberghiere per verificare l’operatività dei voli, eventuali rischi e possibili soluzioni alternative. In caso di chiusura dell’aeroporto, il vettore è tenuto a fornire al passeggero un voucher per effettuare il volo in un’altra data o il rimborso del biglietto non utilizzato.
Al contrario, se lo scalo risulta operativo, la compagnia non è tenuta al rimborso o alla riprotezione dei clienti. Infine, come da regolamento comunitario, Federconsumatori ricorda che i viaggiatori non hanno diritto alla compensazione pecuniaria per i voli eventualmente cancellati in “circostanze eccezionali”, in cui rientrano appunto anche le condizioni meteorologiche particolarmente avverse e inaspettate.
Per ulteriori informazioni i cittadini possono contattare le sedi Federconsumatori e lo sportello Sos Turista.
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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