Usa, riconquista dei turisti Ue
nonostante il cambio euro-dollaro
(FRANCOFORTE) La “grande” America adesso punta sulle piccole realtà. Accanto alle metropoli gigantesche e gli spazi sconfinati, l’offerta turistica Usa del post pandemia vuole essere sempre più sostenibile e inclusiva. Scommettendo, quindi, su destinazioni ed esperienze che valorizzano le relazioni umane e il cibo di qualità. Almeno per il mercato europeo.
È il dato che emerge dalle prime battute della Brand Usa Travel Week, giunta alla sua quarta edizione, che si svolge a Francoforte e alla quale sono accreditate 500 persone, tra operatori e giornalisti. Gli oltre 200 buyer e i 36 giornalisti presenti provengono da 18 Paesi, tra Europa e Regno Unito. 127 gli espositori che rappresentano le destinazioni d’oltreoceano.
Secondo una ricerca di Expedia, gli europei chiedono che la vacanza negli States sia inclusiva e sostenibile. Il 69% degli intervistati ha dichiarato di cercare opportunità di viaggio nelle quali la sostenibilità riguardi, non solo la struttura ricettiva e le attività, ma anche il mezzo di trasporto. Un intervistato su due è alla ricerca delle mete meno conosciute.
Ma anche se le esigenze manifestate nel vecchio continente non corrispondano all’immagine convenzionale degli Stati Uniti, il primo anno del dopo Covid ha fatto registrare una ripresa più che incoraggiante, nonostante il cambio euro-dollaro sfavorevole per gli europei.
«Alla fine dello scorso anno pensavamo che nel 2022 avremmo potuto raggiungere il 50% di quanto avevamo registrato nel 2019», ha detto Chris Thompson, ceo di Brand Usa, nel discorso di apertura della manifestazione, «ma al momento i numeri indicano già due terzi delle cifre pre pandemia».
L’evento, che per la prima volta si tiene in Germania, si concluderà giovedì.