Quale suggerimento dare all’agente di viaggi per fidelizzare il cliente ed evitare che si organizzi in autonomia il viaggio negli Stati Uniti?
Questo è il primo requisito. Ma poi l’agente come può mettere a frutto queste informazioni?
«Potrà avvantaggiarsene per attualizzare con creatività il prodotto, inserendo nell’itinerario quel quid in più che differenzia la sua offerta dai competitor o al quale il cliente non sarebbe arrivato da solo. Per esempio, aggiungere una notte in glamping immersi nella natura dei parchi nazionali, due notti in un ranch, la visita di un quartiere emergente a New York. Oppure cerchiamo di offrire dei prodotti tematici, costruiti attorno a un filo conduttore che può essere di interesse per il cliente, come per esempio la musica, la gastronomia, i diritti civili, la storia, lo sport, il cinema».