Esattamente 365 giorni dopo Uvet Travel System torna dove è partita, al BizTravel Forum, con la convention Caro Diario necessaria al direttore del network, Andrea Gilardi, per ribadire l’importanza della relazione con le agenzie di viaggi, «perché il mercato ha bisogno del contatto umano, del dialogo. E i numeri ci stanno dando ragione».
«Al 1° gennaio 2019 contavamo 690 adv in termini di partita iva che ne rappresentavano 850 sul territorio – spiega Gilardi a L’Agenzia di Viaggi Magazine – Ciò che emerge e ci contrappone alle altre reti è che noi siamo equamente distribuiti, sia a sud che al centro e al nord. Questo è un punto di partenza importante per eventuali progetti futuri».
La convention è suddivisa in tre parti: la prima dedicata ai contenuti del network tra governance, obiettivi e strumenti; la seconda al settore dell’ospitalità (e non solo) con la presenza di Marina Puricelli dell’Università Bocconi di Milano, con cui viene approfondito il discorso relativo all’evoluzione del business, «che non dovrà essere cambiato ma trasformato», sottolinea il numero uno di Uvet Travel System; la terza, infine, vede al centro un ospite a sorpresa. A lui il compito di far emergere due aspetti, ovvero la tenacia e il rispetto, pilastri importanti anche per il mercato della distribuzione.
«Un anno dopo il mio arrivo alla direzione presentiamo una nuova organizzazione interna, sia dal punto di vista commerciale che di sede – prosegue Gilardi – La forza vendite sul territorio è raddoppiata, per un totale di 11 funzionari commerciali più il responsabile». Tra questi spazio a volti nuovi «in arrivo da altri network». New entry, poi, anche in ambito business travel, «operativa dal 1° dicembre 2019: stiamo parlando di un profilo di spessore».
Diversi i progetti in lista, compresa la riconferma degli accordi con Msc Crociere e Veratour e il lancio della nuova versione di UChallenge e la presentazione di tutte le date dei vari appuntamenti annuali da qui a fine maggio, tra roadshow, Uacademy e convention.
«Scontiamo ancora un po’ quella che è stata la distanza dal mercato da parte del network negli ultimi anni, tant’è che da parte degli affiliati non c’è piena contezza di quelli che sono gli strumenti che mettiamo a disposizione. Al Biz possiamo ribadire nuovamente i nostri concetti: di fatto, siamo in crescita di circa il 7% e a fine anno dovremmo avere tra le 50 e le 60 agenzie in più. È vero, ci sono state anche disdette (40), ma con un 50% di queste che sono uscite dal nostro perimetro perché hanno chiuso. L’elemento che si innesca con maggiore forza, quindi, è che il mercato continua a contrarsi. Il network, in un periodo di crisi che evidentemente continua, deve essere bravo a sostenere gli agenti al fine di superare le difficoltà», conclude Gilardi.