by Mariangela Traficante | 22 Marzo 2023 7:00
La meta regina è il mare, ma subito dopo arriva la montagna, amano ritornare nella destinazione preferita e nelle strutture dove hanno soggiornato bene, mettono ai primi posti degli elementi fondamentali di scelta pulizia e animazione, con un occhio di riguardo a offerte e pacchetti. Ecco in breve un identikit delle abitudini di vacanza delle famiglie italiane con figli, così come sono state rilevate nell’indagine “Turismo Family in Italia”, realizzata da SdVmarketing per Italy Family Hotels, consorzio che riunisce 135 strutture family friendly in diverse destinazioni d’Italia.
La ricerca è stata condotta nel mese di febbraio 2023 su un campione di 790 contatti e conferma un quasi plebiscito del mare, indicato come prima preferenza dall’89,5% degli intervistati e destinazione per le prossime ferie dal 64,4%. La meta risulta prediletta soprattutto da chi ha figli in età prescolare, dagli 0 ai 5 anni, e abita in Lombardia e Piemonte. Tra le destinazioni di mare preferite da questo target spiccano Puglia, Riviera romagnola, Sardegna, Abruzzo e Sicilia.
Anche la montagna riscuote, in ogni caso, un interessante numero di preferenze: il 60,3% degli intervistati la considera come meta valida da visitare in generale (domanda risposta multipla), mentre il 24,4% pensa di sceglierla concretamente per le prossime vacanze, soprattutto da regioni come Toscana ed Emilia Romagna, con il trionfo del Trentino-Alto Adige come destinazione.
Le famiglie italiane si confermano inoltre abitudinarie. Dall’indagine emerge infatti che l’83,7% degli intervistati non intende cambiare destinazione da una vacanza all’altra, e il 95,6% non pensa di soggiornare in una struttura differente rispetto a quella della vacanza precedente.
Per quanto riguarda la tipologia di soggiorno, la quasi totalità dei partecipanti all’indagine (87,6%) dice di amare la vacanza in hotel, seguita dalla soluzione dell’appartamento/residence (34,2%). Solo il 14,7%, 12,5% e 11,8% invece, opterebbe rispettivamente per campeggio, agriturismo e b&b, e il 7,6% per un villaggio (domanda a risposta multipla).
Poche sorprese sul fronte del periodo di viaggio, le famiglie italiane con figli, continuano a scegliere giocoforza le vacanze scolastiche. Sulla durata del proprio soggiorno, le famiglie scelgono un periodo nel 59% dei casi dalle 4 alle 7 notti e il 19,4% dalle otto alle 10 notti.
Cosa cercano gli italiani con figli nella struttura dove soggiornano in vacanza? Tra i dati raccolti spiccano l’attenzione per la pulizia, l’importanza della posizione della struttura, del servizio e dell’intrattenimento per tutta la famiglia, di spazi esterni, ma fondamentali sono anche offerte e pacchetti. Le famiglie con figli nella fascia d’età 0-5 anni, in particolare, cercano il servizio di baby-sitting, il miniclub, le attrezzature e il menù per bambini e l’assistenza pediatrica.
Questi risultati si rispecchiano in buona parte anche nelle risposte alla domanda specifica: “perché hai scelto un family hotel?” Il 29,6% degli intervistati ha risposto miniclub/animazione, il 15,7% offerte e pacchetti speciali, mentre il 10,3% cerca la spa o la piscina per la famiglia. Dall’indagine emerge che sono soprattutto le famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni a scegliere un family hotel, e che la presenza di miniclub/animazione è particolarmente importante per chi ha figli tra i 3 e i 10 anni.
Guardando ai desiderata, ossia alla domanda “cosa vorresti di più da un family hotel?”, più della metà degli intervistati (55,2%) sottolinea l’importanza di offerte e pacchetti speciali, e una buona percentuale – rispettivamente il 33,8% e il 33,3% – vorrebbe piscine/spa e camere più grandi. Seguono, poi, le richieste di aree giardino e giochi più attrezzate (30,4%) e di animatori e babysitter specializzati (28,9%). Solo il 6,4% si dichiara completamente soddisfatto, e davvero esigua è la percentuale di chi è interessato a offerte o pacchetti per genitori single (2%).
«La famiglia è un target che crea fidelizzazione e poter fare turismo per famiglie è un driver importante anche per luoghi poco noti, se si costruisce il prodotto giusto si può creare la destinazione – commentano Marina Pasquini e Stefano Cerutti, rispettivamente presidente e consigliere del consorzio Italy Family Hotels – Siamo un consorzio di hotel indipendenti e con noi le strutture che aderiscono riescono a strutturare quello che da soli non si può fare. Con la crescita stiamo sostenendo tutta una forma di turismo che in Italia ha un grande potenziale e che ormai è sempre più specializzato e segmentato. Non si parla più di viaggi semplicemente con bambini. Oggi ogni fascia di età sta guadagnando sua specificità, infant, baby, junior, e così via. E nel nostro consorzio gli hotel si specializzano e il budget di circa 1,7 milioni di euro – fondamentalmente raccolti dalle fee e per 200mila euro da fondi pubblici – dal 2018 al 2022 vengono investiti in comunicazione e servizi».
Nati in Romagna, e presenti oggi in Abruzzo, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Veneto, Calabria, Campania, Friuli Venezia-Giulia, per il futuro, l’obiettivo del Consorzio è quello di crescere e acquisire nuovi associati specie nelle aree ancora scoperte, ma anche allargarsi alla clientela dall’estero.
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