In vacanza e in viaggio, nonostante tutto. Almeno 7 italiani su 10, infatti, sono pronti a partire nei mesi estivi – lo rileva lo studio Future4Tourism che Ipsos realizza ogni anno dal 2017 – nonostante l’allarme sulla variante Delta, le criticità relative all’utilizzo e all’estensione del green pass, le regole sempre pronte a cambiare.
Perché il sentiment dei nostri connazionali, in ogni caso, sembra orientato a un certo ottimismo, complice il rallentare della pandemia, grazie alla diffusione dei vaccini in Italia ma anche nel resto dell’Europa e del mondo.
Un ulteriore elemento positivo della ricerca condotta da Ipsos sottolinea che il valore del 70% di italiani che parte in vacanza tra luglio e settembre è in linea con il periodo pre Covid, ovvero quello riferito alle estati 2018-2019. Anche la durata delle vacanze programmate è tornata ai livelli pre-pandemia: sono soprattutto il long weekend (3 pernottamenti) e le long holiday (quelle superiori ai 13 notti) a tenere il passo mentre le vacanze di media durata (dalle 4 alle 13 notti), seppur in ripresa, restano più penalizzate.
Non cambiano invece le preferenze rispetto alle destinazioni con l’Italia che viene scelta dall’80% del campione (dato similare al 2020); la vacanza mare è la preferita nel 60% dei casi mentre continuano a soffrire le città d’arte. La montagna, le mete collinari e lacustri riscontrano invece un buon gradimento in linea con gli ultim trend.
Nella top 5 delle regioni italiane scelte sono presenti Toscana, Sicilia, Puglia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige (unica vera new entry del report Ipsos tra le mete più gettonate).
“Altri lievi segnali che indicano un ritorno ad alcuni comportamenti che erano consolidati pre-pandemia sono la scelta di tornare a volare rispetto all’uso dell’automobile e anche la preferenza per le sistemazioni alberghiere rispetto alle case in affitto. Certo i viaggiatori si attendono delle rassicurazioni: se è importante che gli hotel accolgano solo individui muniti di green pass, ancora più importante è che l’hotel certifichi che anche tutto il personale sia vaccinato e la struttura covid free”, rileva a margine la società di ricerche di mercato.
Infine, Future4Tourism ha raccolto anche alcuni outlook sulle vacanze autunnali che sembrano incoraggianti. Quattro italiani su 10 ipotizzavano già a giugno* di concedersi un periodo di vacanza, sia esso un long weekend o una vacanza più lunga tra ottobre e dicembre.
Le persone e i viaggiatori, quindi, stanno cercando di “riconquistare una normalità rispetto al periodo trascorso e, seppur fiduciosi rispetto alla possibilità di fare vacanze, continuano a essere cauti: il 75% ritiene che la pandemia ci accompagnerà ancora per il 2022 e quindi continuerà inevitabilmente a influenzare le scelte di viaggio”, conclude Ipsos nella sua ricerca.
* Future4Tourism, ricerca di Ipsos sul turismo nazionale e internazionale, ha comunicato la seguente nota metodologica rispetto ai dati pubblicati: (999 interviste online CAWI rappresentative della popolazione italiana 16 anni e più; periodo di rilevazione 9-15 giugno 2021).