Vacanze di Natale, un “quasi” addio: il sentiment degli italiani è dominato dall’incertezza se non addirittura dal pessimismo, secondo l’indagine Swg condotta per conto di Confturismo. A conti fatti sei italiani su dieci rinunceranno in toto alle vacanze natalizie, mentre il restante 40% attende l’evolversi della pandemia, anche se tra i pochi fiduciosi la voglia di prenotare persiste.
Non a caso dalle risposte degli intervistati emerge la richiesta di flessibilità nei contratti di acquisto dei servizi turistici – quindi possibilità di cancellare senza penali fino all’ultimo momento – e informazioni certe sulla sicurezza sanitaria della destinazione e del viaggio. Meno importante, in questa fase, l’aspetto economico come, ad esempio, bonus e deducibilità fiscale delle spese di viaggio.
L’indice di fiducia del viaggiatore italiano, calcolato mensilmente da Swg fornisce poi indicazioni poco confortanti per l’immediato futuro: la propensione a viaggiare, calcolata con interviste fatte tra il 21 e il 26 ottobre, scende a 49 punti – su scala 0-100 – il peggior risultato di 6 anni di rilevazione dopo i 44 punti di aprile, quando eravamo in pieno lockdown: 17 punti sotto a ottobre 2019.
L’indagine rileva un timore tanto radicato da influenzare – ed è questa la criticità maggiore – i mesi a venire fino all’estate 2021, quando gli intervistati considerano seriamente la possibilità di fare una vacanza di almeno 7 giorni. Uno scenario dettato dall’emotività e dall’incertezza ma che, se confermato, farebbe saltare il business del settore per le settimane bianche, Carnevale e Pasqua: per gli analisti di Confturismo, se così fosse, sarebbe il punto di non ritorno.
C’è però uno spiraglio, dettato dal buonsenso e dalla voglia di turismo: per gli italiani sarebbe efficace l’adesione di tutti i Paesi Ue – a partire dall’Italia – al “Pacchetto Covid-19” varato a ottobre dalla Commissione Europea, che include la raccomandazione per regole comuni sulle limitazioni agli spostamenti, un protocollo apposito per i controlli sanitari rapidi sui viaggiatori e sull’applicazione delle quarantene e uno scambio di informazioni immediato e certificato sugli andamenti epidemiologici.