È quasi un simbolico brindisi liberatorio quello di Faita e Federcamping che in occasione di un incontro a Cavallino-Treporti (Venezia) con l’assessore al turismo Regione Veneto, Federico Caner, con il presidente dell’Enit, Giorgio Palmucci ed altri operatori ed esperti di settore, ha fornito le prime anticipazioni sull’andamento del primo periodo del 2022 e le previsioni per l’estate.
Il settore, tra campeggi e villaggi turistici, conta a livello nazionale 2.650 imprese, 1,43milioni di posti letto (capacità ricettiva giornaliera), 150mila addetti compreso l’indotto, 69 milioni di presenze annue, tre miliardi fatturato diretto e altri tre di indotto. Metà degli arrivi è costituita, inoltre, da turisti stranieri.
Nel Nordest, tra Veneto e Friuli, le 210 imprese in attività offrono 258mila posti letto, di cui 215mila sono di soci Faita, occupano 8.500 addetti e producono 20 milioni e 200mila presenze, con 1 miliardo e 100 milioni di euro di fatturato e un indotto equivalente. Le presenze straniere nelle due regioni è più consistente rispetto alla media italiana, raggiungendo il 70%.
Il bilancio di Pasqua e le previsioni per l’estate elaborati da H-Benchmark per Faita-Federcamping confermano il boom del settore, con un vero e proprio exploit nelle strutture del lago di Garda.
Ad aprile, nei campeggi del litorale veneziano, inoltre, l’occupazione media delle strutture è stata infatti del 27,4%, con punte tra il 50% e il 60% fra il 15 e il 17 aprile. Tra le nazionalità di provenienza degli ospiti, spicca la Germania, con il 45,2%, seguita dall’Italia con il 31,9%. Seguono, a distanza, la Svizzera (9,5%), l’Austria (7,2%) e i Paesi Bassi (0,8%).
Buone anche le prenotazioni per l’estate, con il 48,3% delle strutture occupate, con punte – in coincidenza con le festività tedesche – del 74%. Le prenotazioni per i mesi che vanno da luglio a settembre sono mediamente intorno al 70%. Per le due federazioni si tratta di un ottimo risultato finora acquisito, che supera di 22 punti percentuali quello dell’anno precedente, considerato che le prenotazioni al 21 aprile di quell’anno si attestavano, per l’estate, intorno al 26%