by Redazione | 9 Dicembre 2022 7:00
Voglia di vacanze inalterata nonostante i venti contrari dei rincari e dell’inflazione galoppante: il 58% degli italiani prevede infatti di fare almeno un periodo di vacanza tra gennaio e marzo 2023. È quanto riporta lo studio dell’indagine Ipsos Future4Tourism riferito ai prossimi mesi che saranno anche cruciali per comprendere l’andamento del mercato turistico, considerando i diffusi rincari che già influenzano le scelte di consumo degli individui.
Tra chi ha già deciso la destinazione, l’Italia, al pari dello scorso anno, continua ad essere la meta più scelta (68%). Le destinazioni oltre confine, tuttavia, segnano il costante trend di risalita dopo i periodi caratterizzati dalla pandemia. Il 20%, infatti, viaggerà in Europa, il 10% opterà per mete extra Europee e il rimanente 2% dei vacanzieri farà una crociera.
Relativamente alla tipologia di vacanza, le visite culturali e di città d’arte verranno scelte dal 34% dei viaggiatori, posizionandosi subito dopo le mete all’aria aperta: la montagna, la collina e il lago raccolgono le preferenze del 38% dei viaggiatori invernali. Se per il primo tipo di vacanza Toscana e Lazio sono le regioni più gettonate, le vacanze all’aria aperta interesseranno soprattutto Trentino Alto Adige, Lombardia e Emilia Romagna. Le vacanze in località di mare saranno scelte dal 28% dei vacanzieri.
Ovviamente per molti italiani l’inverno significa trascorrere giornate sulla neve. Tra gli sciatori solo l’11% non modificherà le proprie abitudini rispetto agli scorsi anni: il restante 89% si vedrà costretto a adottare strategie di contenimento della spesa. Si sceglieranno località con prezzi degli impianti di risalita più contenuti (37%), si ridurranno le giornate di sci (28%) finanche alla completa rinuncia almeno per quest’anno (24%).
Infine, riguardo alle vacanze del periodo natalizio, il 18% degli italiani è intenzionato a fare un periodo di vacanza fuori casa durante le festività e otto connazionali su 10 rimarranno nel Bel Paese. Mentre il Capodanno risulta ancora essere la festività che si decide di includere prevalentemente nel proprio periodo di viaggio (51% dei viaggiatori). In un terzo dei casi, il periodo si estenderà includendo o il giorno di Natale o il giorno dell’Epifania. Rilevante anche la quota di coloro che, pur facendo vacanze via da casa, non includeranno alcuna festività (24%).
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