Vacanze invernali sì, ma low budget: ricerca Ipsos
Se per l’estate i giochi son quasi fatti, per le vacanze invernali la partita è tutta da giocare e si preannuncia particolarmente stimolante, stando alla ricerca di Ipsos-Future4Tourism che rileva come ben il 68% dei viaggiatori prediligerà l’Italia, contro una media del 53% nel pre Covid. Le destinazioni oltreconfine continueranno a soffrire, soprattutto sul lungo raggio, con le previsioni di viaggi in sicurezza proiettate al primo semestre 2023: ancora 18 mesi in cui la scelta delle destinazioni sarà fortemente condizionata.
«Anche la tipologia di vacanza – ha sottolineato Katia Cazzaniga, direttore Ipsos – risulta influenzata. Se tra ottobre e dicembre avevamo registrato la ripresa di visite culturali e città d’arte, le previsioni per l’inverno mostrano una nuova contrazione. Tornano invece favorite le mete all’aria aperta: sono in particolare montagna, collina e laghi a registrare un incremento delle preferenze (38%) anche rispetto agli inverni precedenti».
In particolare, sempre stando alla ricerca Ipsos, sono cinque le regioni che raccolgono il favore di oltre la metà dei viaggiatori italiani per l’inverno 2022, ovvero Trentino Alto Adige e Toscana, da sempre in cima alle preferenze, le new entry Valle D’Aosta e Puglia e la ritrovata Sicilia.
«L’inverno – prosegue Cazzaniga – presenta anche un segnale positivo per le sistemazioni alberghiere scelte dal 54% dei viaggiatori. E questo anche perché le strutture si sono dimostrate credibili nell’attuare le misure anti Covid, rassicurando così coloro che avevano dirottato la propria preferenza verso una sistemazione “in casa”».
«La voglia di vacanze e viaggi degli italiani – aggiunge Cazzaniga – è dunque innegabile. Non ci resta che attendere l’evoluzione della situazione pandemica, confidando che le chiusure mirate e preventive consentano di godere del Natale e dell’inverno in genere. Vacanze irrinunciabili, ma certo che il contesto impone delle scelte: arrivare fino all’ultimo momento per prenotare e acquistare è un trend consolidato: molti si chiedono se possono permettersi una vacanza e se diventerà necessario compiere dei tagli al budget. Ma sono comunque tanti quegli italiani che considerano l’investimento economico della stessa valenza dell’investimento emotivo».
Ma sia per l’estate che per l’inverno 2022 rimangono ben saldi alcuni fattori evidenziati dal direttiore Ipsos: «Il contesto complessivo è in continuo mutamento per contingenze che si alimentano a vicenda, dalla pandemia al conflitto in Ucraina, all’inflazione; anche se al momento le maggiori preoccupazioni degli italiani sono concentrate sulle conseguenze economiche provocate dal Covid, dalla guerra e dal vertiginoso aumento dei prezzi. Diciamo che in generale – conclude Cazzaniga – gli italiani non mettono in discussione le loro vacanze, ma pongono in essere delle strategie che riguardano molti elementi che compongono il viaggio: scelta della destinazione, prenotazione sotto data, riduzione della durata e delle spese extra, selezione oculata della sistemazione. In tale contesto il consumatore apprezza molto la trasparenza dei soggetti con sui si interfaccia (tour operator, adv, albergatori), soprattutto quando effettua le proprie scelte finali».
Non a caso, proprio riguardo a questa stagione estiva, la ricerca Ipsos ha rilevato che ben il 92% dei consumatori ritiene poco giustificato l’aumento dei prezzi dei servizi al mare, in particolare negli stabilimenti balneari.