Vacanze sulla neve, il conto è salato: skipass al +4%

Vacanze sulla neve, il conto è salato: skipass al +4%
03 Dicembre 07:00 2024 Stampa questo articolo

Trascorrere le vacanze sulla neve è sempre più costoso. L’indagine di Altroconsumo stima un aumento del 4,1% sul prezzo degli skipass giornalieri per adulti, mettendo a confronto le tariffe di 38 località sciistiche. L’associazione ha osservato come, sebbene i rincari non raggiungano le vette degli anni passati, anche questa stagione sciistica presenterà un conto salato.

Lo skipass di cinque giorni, inoltre, è rincarato del 3,8%. Aumenti che si sommano a quelli più pesanti della scorsa stagione invernale (giornaliero + 7,4% e settimanale +9,3%). Inoltre, le tariffe sono caratterizzate da una variabilità altissima: negli oltre trenta comprensori sciistici coinvolti nell’indagine, lo skipass giornaliero varia da un prezzo minimo di 35 euro (Champorcher) a un massimo di 83 euro (Dolomiti Superski), il distretto sciistico più esoso dell’indagine.

Di poco inferiore le tariffe a Madonna di Campiglio dove si spendono 79 euro. Il terzo posto sul podio degli skipass più cari, con 77 euro, è occupato in coabitazione da quattro comprensori in Trentino-Alto Adige (Alta Badia, Alta Pusteria -Tre Cime, Plan de Corones-Kronplatz e Val Gardena) e uno in Veneto (Cortina d’Ampezzo).

Ma ci sono anche località dove il prezzo del giornaliero, oltre che essere tra i più bassi, non ha subito alcun incremento rispetto alla scorsa stagione sciistica: si tratta di Sella Nevea e Tarvisio in Friuli-Venezia Giulia e di Champorcher in Valle d’Aosta: in quest’ultima località sono 4 anni che il prezzo dello skipass rimane invariato.

Se si guarda alle variazioni di prezzo, spiccano aumenti significativi anche in alcune località non particolarmente costose. Vialattea +9,95%, mentre Nassfeld Passo Pramollo +8,07%. Incrementi consistenti anche nei comprensori 4 Valli-Bormio e Monterosa Ski, rispettivamente del 7,97% e del 7,88%.

Quest’anno l’indagine ha monitorato anche i prezzi di sei località sciistiche all’estero, subito al di là del confine, dove lo skipass costa mediamente di più rispetto ai comprensori nazionali. È la Svizzera con Sankt Moritz (97 euro) e Zermatt (94 euro) a dominare la classifica di comprensori più cari. Al contrario, Kranjska Gora in Slovenia è quello meno dispendioso: 47 euro. Da notare il caso dello skipass giornaliero internazionale Cervinia-Zermatt: se si acquista in Italia (Cervinia) costa 85 euro, mentre in Svizzera (Zermatt) costa il corrispondente in franchi di circa 110 euro.

Chi può concedersi più giorni di sci può risparmiare acquistando uno skipass plurigiornaliero. L’unica pecca è che i giorni inclusi in questo tipo di ticket si intendono consecutivi, e se per qualsiasi motivo non si riuscisse (per uno o più giorni) ad andare sulle piste, non si ha alcuna chance di ottenere un rimborso.

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