Valtur, ambizione Pagliara: «Icona del lifestyle italiano»
Il Mezzogiorno che spinge, che cresce, che finalmente punta sul suo “oro”, il turismo. Uno sviluppo confermato anche dai dati e da alcuni Gruppi imprenditoriali di eccellenza che riscuotono successo in Italia e all’estero. Tra questi la holding Nicolaus, nata nel 2003, con il suo quartier generale a Ostuni, in Puglia, oggi una delle aziende leader del turismo italiano. Ma cosa è cambiato in questi anni? Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato Giuseppe Pagliara, in occasione della presentazione delle previsioni e le tendenze turistiche nel Sud Italia presentate da Banca Intesa Sanpaolo a Napoli.
Il vostro Gruppo è ormai sul podio del fatturato dei tour operator. Cosa c’è dietro questo successo?
«La nostra crescita è dovuta anche a un effetto moltiplicatore, ovvero il marchio Valtur, che abbiamo acquisito nel 2018, e ad alcune scelte strategiche aziendali che ci hanno permesso di posizionarci nel 2022 tra i primi quattro/cinque player italiani più importanti del settore turistico. Abbiamo di fatto acquistato un contenitore vuoto, un marchio impoverito, che tutti davano per spacciato. Lo abbiamo quindi riempito di contenuti, gli abbiamo dato vita e fatto leva anche su un brand che conservava il suo appeal tra i clienti finali. Abbiamo deciso di rivisitare il concetto di t.o., e la scelta ci ha premiato. Nel 2023 prevediamo un incremento del 35 % rispetto lo scorso anno».
Una scommessa vinta. Complici anche gli investimenti effettuati. Oggi la sfida è il segmento upscale…
«Tutti vogliono puntare sull’upscale, ma in pochi ci riescono. Innanzitutto perché, per riuscire a soddisfare realmente le aspettative di un cliente del segmento lusso, devi essere tu stesso un cliente di questo tipo. Devi capire le esigenze, studiare bene il target, adeguare l’offerta. Un servizio esclusivo non comprende solo la facciata, ovvero una buona ristrutturazione o un intervento sugli arredi, ma serve una trasformazione del modo in cui si ci rapporta al cliente, si anticipano i suoi bisogni e si arriva in qualche modo a sorprenderlo».
Quali altri progetti bollono in pentola?
«Abbiamo inaugurato il primo resort Valtur dell’Italian Lifestyle Collection a Cervinia, confrontandoci con oltre 40 mercati internazionali, e nei prossimi anni aggiungeremo due strutture in Puglia e una in Sardegna, puntando sulla sostenibilità. Comunicheremo, poi, altri dettagli nella conferenza stampa che a breve organizzeremo a Milano». (sorride)
E quali sono le novità di quest’estate 2023?
«Parecchie. Tra cui la nuova gestione in Basilicata del Nicolaus Club Magna Grecia Resort a Metaponto, con 170 camere, e il Nicolaus Club Quattro Lune in Sardegna. Inoltre, stiamo puntando molto sulla digitalizzazione e la personalizzazione della vacanza. Abbiamo infatti messo a punto delle app che permetteranno al cliente di prenotare, non solo voli, traghetti o escursioni, ma anche i trasferimenti, le eventuali coperture assicurative e tutto quello che il cliente può avere bisogno per trascorrere una vacanza rilassante. L’obiettivo è “far costruire” ai nostri clienti la loro vacanza ideale».
Come immagina il Gruppo tra cinque anni?
«Lo immagino come un leader. O meglio, come la catena di eccellenza del lifestyle italiano. Perché è questa la strada. Cuore italiano per una clientela internazionale».