by Redazione | 14 Marzo 2025 11:50
«Napoli non deve essere solo una meta turistica di passaggio, ma un’esperienza indimenticabile che invogli i visitatori a tornare». Parole e musica dell’assessore al turismo del Comune, Teresa Armato, che ha fatto gli onori di casa alla Borsa Mediterranea del Turismo[1]: «Un appuntamento – ha sottolineato – che rappresenta per noi un’occasione fondamentale per consolidare la presenza della città sui mercati nazionali e internazionali».
Sono diverse, infatti, le novità che Napoli presenta in fiera: dai 2500 anni di storia al Giubileo[2], con un calendario di eventi che promette di lasciare un’impronta duratura sul turismo cittadino. Armato ha spiegato che gli infopoint turistici, dislocati nei punti chiave della città, passeranno da quattro a sette. «Vogliamo offrire un’assistenza puntuale e informazioni sempre aggiornate su eventi, attrazioni culturali ed esperienze enogastronomiche. L’obiettivo è garantire un’accoglienza efficiente e calorosa, tipica del nostro spirito partenopeo».
A questo si aggiungono investimenti, sempre più strutturali. «Abbiamo introdotto i bagni pubblici, che fino a due anni fa non c’erano, aumentato la frequenza della pulizia delle strade e lo svuotamento dei cestini. La presenza dei vigili urbani è stata potenziata e abbiamo migliorato i trasporti urbani prolungando l’orario serale di metro e funicolari, oltre ad aprire nuove stazioni. Sono interventi duraturi, pensati per migliorare la qualità della vita di chi vive a Napoli e di chi la visita».
In ottica futura, ora è attiva un’iniziativa che vede coinvolti 70 studenti di un istituto turistico nei tirocini proprio presso gli infopoint. «Stiamo investendo sui giovani e sul loro futuro professionale – ha sottolineato Armato – Crediamo che offrire loro esperienze pratiche e specialistiche sia fondamentale per creare una forza lavoro locale qualificata, capace di valorizzare il nostro immenso patrimonio culturale e naturale». Anche le Università stanno ampliando i corsi di laurea in management del turismo e nelle professioni culturali e creative: «Vogliamo che i nostri giovani restino qui, trovino opportunità di lavoro a Napoli e diventino ambasciatori della nostra cultura».
E ancora: per decongestionare il centro storico, Napoli ha lanciato il format “Vedi Napoli e poi torni”. «Il turismo sta cambiando – ha osservato l’assessore – non ci accontentiamo più del mordi e fuggi. La permanenza media è salita a 2,5 notti, anche grazie a un’offerta culturale ricca e a eventi distribuiti durante tutto l’anno. “Vedi Napoli e poi torni” propone esperienze immersive che portano i turisti fuori dai soliti percorsi e ci aiutano a destagionalizzare i flussi».
Ma bisogna andare oltre, ha chiarito ancora Armato: «Vanno valorizzate tutte le municipalità di Napoli, non solo il centro storico. Il nostro brand racconta una città inedita, fatta di quartieri pulsanti di vita e cultura. Puntiamo a una Napoli policentrica che valorizzi le feste identitarie di ogni singolo quartiere». Tra gli esempi più significativi Piazza Mercato, che sta rinascendo grazie a eventi culturali, mostre e alla riapertura della Chiesa Santa Croce e Purgatorio.
Senso di comunità e di territorio espresso anche nell’impegno nel migliorare diversi quartieri come Sanità, Scampia, Secondigliano e San Giovanni a Teduccio. «Abbiamo preso l’impegno di ribaltare gli stereotipi e raccontare una nuova Napoli, fatta di cultura, innovazione e sviluppo sociale. Questi quartieri sono diventati simboli di rinascita e innovazione».
Sul fronte del turismo internazionale, Armato ha sottolineato l’importanza della partecipazione alle fiere di settore come Fitur di Madrid[3], Monaco, Londra e la Bit di Milano[4]. «L’obiettivo è consolidare mercati storici come la Spagna e crescere in Usa, Canada ed Estremo Oriente. Stiamo anche puntando su segmenti come il turismo Mice e il Wedding Tourism per ampliare l’offerta turistica sotto il brand “Napoli: A New City”».
A questo si aggiunge l’apertura della rotta Napoli-Montréal[5] che offre nuove opportunità dal Nord America. «Stiamo lavorando per accogliere al meglio questi visitatori, con campagne mirate e un’offerta ricettiva di alta qualità: devono sentirsi accolti e coccolati. Lavoriamo per fare di Capodichino un hub competitivo a livello globale, con nuove rotte verso Pechino e Tokyo entro il 2026».
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