Mentre Ita Airways si appresta ad aprire la data room in vista della sua privatizzazione (tra i pretendi ci sono Msc, Lufthansa, Delta e Air France) entra nel vivo la gara per acquisire i rami handling e manutenzione della defunta Alitalia. Rispettando i diktat di Bruxelles, Ita può partecipare a questi bandi in cordata con altre imprese e può avere la maggioranza solo per l’handling (obbligo di quote di minoranza per la manutenzione).
È proprio sul ramo manutenzione (circa 1.500 dipendenti) si è concentrata l’attenzione di Atitech – società di Napoli guidata da Gianni Lettieri – che ha firmato un memorandum con i sindacati Filt Cgil, Filt Cgil, Uilt e Ugl per la “tutela dell’occupazione nei siti di Fiumicino e Napoli” con “progetti nella manutenzione di motori, carrelli e di altri componenti». Atitech è considerata da molti analisti il partner naturale di Ita Airways per la cordata che rileverà il ramo d’azienda in questione. Infatti i sindacati premono ora per l’accordo. “Tutti questi comuni obiettivi – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo nella loro nota – dovranno ora tradursi in atti concreti e per questo serve che Atitech e Ita Airways raggiungano quanto prima un’intesa sul contratto di servizio e sull’assetto societario e che le istituzioni si facciano garanti del buon esito di questo processo al fine di tutelare le lavoratrici e i lavoratori”.
L’handling (circa 3.000 dipendenti) invece, vede molti competitor agguerriti. Oltre a Ita Airways, infatti, avrebbero espresso la volontà di partecipare – secondo il quotidiano Il Manifesto – anche il colosso anglo-americano Swissport, Airport handling (partecipata da Emirates e che già gestisce i servizi negli aeroporti milanesi) e Aviation service (consorzio con Aviapartner e Gate Gourmet).