Un’indagine europea sul prestito ponte e il rinnovo del contratto con i lavoratori. Il governo si prepara ad affrontare la vendita di Alitalia passando, però, per due temi molto delicati.
Da un lato, infatti, l’esecutivo italiano ha presentato ieri all’Unione europea la notifica sul prestito ponte concesso ad Alitalia. Lo ha confermato una fonte governativa precisando che il prestito, in origine di 600 milioni di euro, è stato aumentato lo scorso ottobre di altri 300 milioni in attesa che si concluda il processo di cessione.
FIDUCIA NEL VIA LIBERA. L’Antitrust europeo aveva formalizzato la richiesta, spinta dagli esposti presentati da altri operatori che avevano chiesto un’indagine sull’operazione. Secondo Il Sole 24 Ore, però, al ministero dello Sviluppo economico c’è fiducia nel via libera della commissione Ue per tre ragioni: il prestito è concesso a tassi di mercato (vicino al 10% ) ed è recuperabile, essendo destinato alla vendita del vettore. Inoltre è concesso per un periodo limitato: va restituito entro il 30 settembre 2018.
La notifica serve a dimostrare che il prestito ponte non vìola le norme europee sugli aiuti di Stato, che vietano un salvataggio pubblico o aiuti a fondo perduto concessi alle aziende, alterando la libera concorrenza. Ma, in virtù del numero elevato di reclami ricevuti, la Commissione Ue sarà ora costretta ad aprire un’indagine per valutarne la compatibilità con le regole europee sulla concorrenza.
DIALOGO CON I SINDACATI. Altro tema scottante riguarda la scadenza a fine gennaio del contratto di Alitalia. I sindacati e l’azienda, infatti, si vedranno il 30 gennaio prossimo per cercare un accordo sulla richiesta di concedere una nuova proroga, almeno per coprire il periodo compreso fino al termine della cassa integrazione straordinaria (il prossimo 30 aprile).
Durante il primo incontro, Romina Chirichilli, nuova responsabile delle relazioni industriali, sono stati affrontati una serie di temi: dai termini di preavviso per fruire dei congedi parentali, alla modalità di impiego dei piloti e comandanti, al loro passaggio da cityliner ad Alitalia.
Ma i sindacati (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl), le associazioni dei piloti (Anpac) e degli assistenti di volo (Anpav) hanno preferito privilegiare il tema della riqualificazione professionale dei 317 lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore oltre a una equa distribuzione della Cigs a rotazione che interessa 1.358 persone(190 piloti, 340 assistenti di volo e 828 personale di terra).