L’aula della Camera ha dato il via libera definitivo al decreto legge che proroga al 31 ottobre 2018 il termine per completare la cessione di Alitalia e al 5 dicembre 2018 la restituzione del prestito-ponte di 900 milioni di euro. Il provvedimento ha incassato 512 voti favorevoli (nessun contrario, 30 sono stati gli astenuti).
L’aula di Montecitorio ha respinto tutti gli emendamenti presentati confermando, quindi, il testo approvato dal Senato nelle scorse settimane. Intanto, però, il governo torna sul tema di una forma di partecipazione statale nella nuova Alitalia. Questa volta è stato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa (M5S) che ha rilanciato: «Il tema di una presenza dello Stato nel capitale di Alitalia esiste. È sul piatto, è all’attenzione del governo».
Il sottosegretario, però, non ha condiviso l’ordine del giorno firmato Stefano Fassina (Leu) che impegnava il governo a detenere un quota del 25%. «Credo sia restrittivo andare a dire quanto eventualmente capitale sociale dello Stato debba essere all’interno della compagine», ha detto Crippa secondo Repubblica.it.