Nel giorno dell’apertura della trattativa tra Certares e il ministero dell’Economia e Finanze per la vendita di Ita Airways arriva il placet di Fratelli d’Italia – il partito che ha vinto le elezioni politiche del 25 settembre e che si prepara a formare il nuovo governo – alla cordata guidata dal fondo Usa insieme a Delta Air Lines (con Air France e Klm come partner commerciali).
«La partita può dirsi chiusa. Ora bisogna trovare le risorse finanziarie, c’è bisogno di nuovi flussi per farla funzionare», ha dichiarato infatti Maurizio Leo, responsabile economico di Fratelli d’Italia in un intervista ad Affari Italiani, accettando di fatto il lascito del governo Draghi sulla scelta di Certares come compratore della maggioranza di Ita.
Negli ultimi mesi, in realtà, il partito guidato da Giorgia Meloni ha criticato spesso e con veemenza l’operato del governo Draghi sulla privatizzazione della compagnia di bandiera, ma adesso attraverso le dichiarazioni di Leo sembrerebbe che il nuovo esecutivo voglia dare un segnale di continuità sul dossier soprattutto sul tema finanziario.
Secondo La Repubblica, infatti, Ita Airways ha bisogno di 430 milioni di dollari solo per gestire e rafforzare la flotta nel 2023 e la cassa sarebbe già in sofferenza. In queste ore, quindi, il ministero dell’Economia incontra, assieme ai vertici di Ita, la delegazione composta da Air France (con il manager François Maignè), il fondo Certares (rappresentato da ben 16 persone, e il responsabile delle alleanze di Delta Air Lines Isaac Husseini.
Al centro dei colloqui ci sarà proprio la situazione finanziaria di Ita, seguita da altri temi legati alla redditività delle rotte, il modello di revenue management, e la valutazione delle aree di business, inclusa la divisone cargo.