by Redazione | 18 Novembre 2022 11:34
Ennesimo colpo a sorpresa nella vicenda della privatizzazione di Ita Airways. Il ministero dell’Economia – che controlla il 100% della compagnia aerea – ha aperto la data room di Ita al gruppo Lufthansa, “nel tentativo di trovare un accordo il prima possibile per la cessione della maggioranza della compagnia aerea”, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera.
Il quotidiano cita alcune fonti governative che avrebbero inoltre “sussurrato” come, questa volta, Msc non sia invece stata autorizzata a controllare i dati della compagnia di bandiera nonostante lo scorso gennaio fosse stato proprio il colosso guidato da Gianluigi Aponte a presentare la manifestazione d’interesse assieme a Lufthansa per comprare l’80% di Ita (60% in mano a Msc, 20% in mano ai tedeschi e il restante 20% per il governo italiano).
Il colosso marittimo “si sarebbe tirato indietro, facendo così venire meno l’asse con Lufthansa, anche perché infastidito per il clamore mediatico che ha coinvolto l’azienda della famiglia Aponte e per come è stato gestito il dossier”, ricorda il quotidiano nazionale. Dossier che ha portato l’ex governo Draghi a preferire, lo scorso agosto, l’offerta del fondo statunitense Certares a quella, data per favorita, di Msc-Lufthansa. Con l’insediamento del nuovo governo Meloni, però, il 31 ottobre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva deciso di non prorogare il periodo di esclusiva delle trattative tra Mef e Certares, riaprendo di fatto i giochi sul futuro di Ita. Anche il fondo Certares, infine, non sarebbe più autorizzato ad accedere alla data room della compagnia di bandiera italiana.
Questa “apertura” del governo italiano a Lufthansa, però, potrebbe essere tutt’altro che decisiva, anche perché negli ultimi mesi (e prima di diventare presidente del Consiglio) Giorgia Meloni ha sempre criticato la scelta di consegnare Ita nelle mani dei tedeschi.
”Mi auguro che il presidente Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa – aveva detto Meloni in campagna elettorale lo scorso 2 agosto – È un argomento del quale si sta parlando molto sui media e che ci fa letteralmente sobbalzare visto che il governo è dimissionario e può occuparsi solo di affari correnti. Questo non lo sarebbe affatto. Saremmo tutti molto più sereni se arrivasse dal presidente Draghi una sua smentita. Dal 25 settembre in poi tutto potrà cambiare e al rilancio della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governerà. Ora che abbiamo affrontato sacrifici indicibili per comprimerne i costi, occorre valutare con attenzione la presenza dello Stato nella compagnia e la partecipazione azionaria di altri partner».
In ogni caso, sempre secondo Il Corriere, ministero e Lufthansa starebbe ragionando su una cessione “del 65-70% delle quote di Ita Airways, lasciando il restante 30-35% nelle mani pubbliche con una transazione stimata attorno ai 600 milioni di euro per la vendita del pacchetto di maggioranza, includendo qui anche i 250 milioni di terza tranche di aumento di capitale”.
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