Dal seminario Smart Tourism Destination, organizzato dalla Regione Veneto insieme a Unioncamere del Veneto, Veneto innovazione e Enaip Veneto, arrivano ottimi dati sull’andamento del turismo nella ragione per i primi 9 mesi del 2023.
Nel periodo gennaio-settembre 2023 i turisti che hanno soggiornato in Veneto sono in crescita rispetto allo stesso periodo pre Covid con circa 17,4 milioni di arrivi (+3,6%), e 63,9 milioni di presenze (+0,4%). In generale, gli arrivi turistici complessivi nel periodo indicato risultano in crescita rispetto al 2019 in quasi tutte le destinazioni.
Si conferma l’amore per la destinazione da parte dei turisti stranieri che continuano a scegliere il Veneto e rappresentano il 66% di coloro che visitano la regione, più numerosi dello stesso periodo pre-Covid tanto negli arrivi (+3,1%) che nei pernottamenti (+2,9%).Tali dati sottolineano quindi una permanenza media maggiore, a differenza dei turisti italiani che stanno pagando una minore capacità di spesa e fanno registrare nelle presenze un -5,1%, dovuto alla scelta di soggiorni generalmente più brevi.
Tra gli stranieri, sempre molto forte la presenza dei tedeschi +11,1% delle rispetto al periodo pre-pandemia, seguita dagli austrici +6,7% , e dagli olandesi +4,6%, e si evidenzia anche un importante ritorno degli americani (+14,2% sempre rispetto al 2019); ancora assenti asiatici e russi per i noti eventi internazionali.
Da sottolineare il dato di crescita degli stranieri in area Unesco del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Le strutture ricettive della zona hanno ospitato da gennaio a settembre più turisti dello stesso periodo pre-pandemico (+16,5%), registrando anche un maggior numero di pernottamenti (+8,5%), ciò grazie al ritorno degli italiani, ma anche all’attrazione crescente di clienti stranieri.
«I dati dei primi nove mesi del 2023 evidenziano una ripresa incoraggiante per il turismo veneto, così come le prospettive per la stagione invernale. I numeri fanno emergere anche il fatto che molte persone hanno scelto di fare le ferie estive a settembre, mese che garantisce un buon meteo e prezzi più contenuti rispetto a luglio e agosto. Il tema della capacità di spesa, soprattutto per gli italiani, ha anche portato a soggiorni di durata più breve. Nel complesso risulta sempre più rilevante puntare a rafforzare la qualità dell’offerta turistica veneta ed è quanto la regione cerca di fare, sostenendo imprese e destinazioni con i fondi Fesr». Così il commento dell’assessore regionale al Turismo Federico Caner, intervenuto al seminario.