La pandemia non ha compromesso un’emergenza che sembrava malamente risolta: quella dell’overtourism. L’eccesso di turisti che, pur nella quasi totale assenza di flussi dall’estero, ha caratterizzato anche quest’estate veneziana. Da qui una decisione che da tempo era nell’aria: imporre a Venezia il numero chiuso.
Già il prossimo anno, nel 2022, il capoluogo veneto metterà sulle proprie strade una serie di tornelli dotati di lettore ottico – che saranno molto più high tech dei varchi fai da te testati nel 2018 – tramite cui potrà accedere solo chi ha prenotato la visita alla destinazione o un soggiorno in una struttura ricettiva.
Ci sarà anche un contributo di accesso da sostenere, e dal pagamento saranno esentati i residenti, i pendolari e altre categorie. L’obiettivo è quello di evitare il sovraffollamento turistico che si prevede a maggior ragione nel post Covid: «Decideremo in base alla tecnologia che sceglieremo dove inserirli – fa sapere l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Brugnaro – A giugno è stata pubblicata la manifestazione di interesse per selezionare i varchi migliori, ci sono quattro ditte pronte a presentare i loro progetti».
I primi test partiranno a settembre: saranno eseguiti all’isola del Tronchetto, dove ha sede il comando della polizia locale e dove ha luogo la smart control room.