Mentre il governo accelera per trovare una soluzione al tema delle grandi navi a Venezia, sembra rientrato il rischio dello stop definitivo per le crociere a San Marco e il loro trasferimento dal 5 luglio in un approdo temporaneo a Marghera.
Notizia che aveva allertato i sindacati: dalla Cgil che si è dichiarata contraria alla messa al bando delle navi dal capoluogo veneto, a Uiltrasporti, che chiedeva «un incontro con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per chiarire l’ipotesi dello stop per le grandi navi a San Marco e Venezia e il loro trasferimento già dal 5 luglio in un approdo temporaneo a Marghera. Una decisione che vorremmo capire meglio perché potrebbe avere delle conseguenze sulle strategie commerciali delle società armatoriali con il conseguente possibile riflesso negativo nei confronti delle migliaia di marittimi e dell’indotto che lavora nel settore crocieristico».
L’ipotesi attuale è invece quella di lasciare le cose così come sono per tutto il 2021 e avviare i lavori di realizzazione del terminal a Marghera per spostare lì almeno le navi di stazza maggiore.
Il governo lavora a un decreto per gestire la fase di transizione. Nei mesi scorsi era stato dato il via a un concorso di idee per individuare una soluzione per gli attracchi delle navi da crociera fuori dalla laguna, che sarà bandito a fine giugno.
I tempi però sono lunghi e il decreto sarà chiamato a indicare soluzioni alternative temporanee, ovvero l’utilizzo degli approdi di Marghera, su cui sono d’accordo anche le stesse compagnie di crociera.