Venezia, progetti grandi navi ancora in alto mare
Le navi da crociera a Venezia? Mentre il suo porto continua a perdere crocieristi (1,4 milioni nel 2016, -11,4%), le grandi navi continueranno a passare da San Marco e dal canale della Giudecca. Colpa di una situazione molto italiana, in cui la poca voglia di decidere e vari pasticci burocratici, hanno fatto sì che a distanza di quattro anni e mezzo dal decreto Clini-Passera (di cui oggi sono titolari i successori Galletti e Delrio), i progetti di togliere le imbarcazioni dalla laguna siano ancora in alto mare. Risultato: oggi possono attraversare il bacino le navi sotto le 96mila tonnellate di stazza, a patto che usino combustibile a basso impatto ambientale.
Intanto, dei progetti alternativi in campo solo uno ha ottenuto l’ok della commissione di valutazione di impatto ambientale del ministero dell’Ambiente (seppure con qualche ritocco per migliorarlo). Si tratta di Venis, sostenuto dall’ex senatore Pd Cesare De Piccoli e presentato dalla multinazionale Duferco; prevede la costruzione di un porto per le crociere all’entrata della Laguna, alla bocca di porto del Lido, appena fuori dalle dighe mobili del Mose, appoggiato alla sponda di Punta Sabbioni. La proposta, però, ha sollevato l’opposizione degli abitanti e operatori economici della zona, che ritengono minacciato il turismo balneare. Per il momento quindi, nulla cambia. Con buona pace dello storico Terminal crociere, passato nelle mani di Veneto Sviluppo per 24 milioni di euro.