Era l’8 ottobre del 2001 quando l’aviazione civile italiana fu ferita da uno dei peggiori disastri della sua storia. All’aeroporto di Milano Linate un piccolo Cessna da turismo si schiantò con un aereo di linea scandinavo. Nell’incidente persero la vita 118 persone: 114 tra passeggeri e componenti dell’equipaggio e quattro dipendenti della Sea, addetti allo smistamento bagagli, che stavano lavorando ,ell’hangar dove l’aereo finì la sua corsa e prese fuoco.
Sono passati vent’anni da quel giorno e il dolore è ancora vivo. «Vogliamo tenere viva la memoria – afferma il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo – continuando ad assicurare tutta la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e mantenendo alto l’impegno affinché vicende drammatiche come questa non si ripetano».
Il presidente ha ringraziato il Comitato 8 Ottobre, fondato dai parenti delle vittime, per la costante attività di sensibilizzazione e per le importanti iniziative culturali portate avanti negli anni, su un tema cruciale per il trasporto aereo, quale quello della sicurezza.
In tutti gli aeroporti italiani, accogliendo l’invito di Enac, è stato ricordato il disastro con un minuto di silenzio.