A conti fatti si tratta di un investimento complessivo di 48 milioni di euro per il prossimo triennio. Il primo firmatario della pdl, l’on. Edoardo Fanucci, ha evidenziato come «le terme non sono solo benessere e svago ma anche un elemento fondamentale nel sistema sanitario nazionale con i principi della prevenzione, cura e riabilitazione. Un comparto che annovera 368 stabilimenti distribuiti in 20 regioni, con oltre 60mila addetti e con un fatturato di 1,5 miliardi di euro, deve poter contare su un concreto sostegno istituzionale e un adeguato quadro normativo che ne prospetti uno strategico sviluppo».
Legittima soddisfazione espressa dal presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, che ha annotato: «Si creano finalmente le premesse per sfruttare appieno le potenzialità della nostra offerta termale che può già contare su infrastrutture ricettive e di servizi altamente competitivi ed è per questo che diventerà essenziale poter avvalersi dell’azione dell’Enit, poiché, grazie a una normativa che consente ai pazienti-turisti europei di scegliere le terme in un qualsiasi paese dell’Unione Europea, dovremo compiere una capillare promozione della nostra offerta nei mercati limitrofi».
Sulla valenza della nuova normativa, che ha già raccolto le firme di 70 senatori, si sono poi soffermati il senatore Giorgio Pagliari e l’onorevole Vanessa Camani che hanno enfatizzato l’importanza di una legge che può realmente risolvere la crisi del comparto, stimolare investimenti privati col tax credit ed imporsi sulla ribalta internazionale con un’offerta per il cosiddetto fenomeno del turismo sanitario, di alto profilo.