by Giulia Di Camillo | 28 Settembre 2017 10:53
L’ultimo arrivato in casa Veratour è il Veraclub Barone di Mare, in Puglia, a Torre dell’Orso. Il villaggio, di proprietà di Giancarlo Mazzotta e settimo in Italia per il tour operator dopo quelli in Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia, è stato inaugurato proprio quest’anno dopo un completo restyling – il suo primo giorno di operatività risale al 9 luglio, anche se inizialmente l’apertura era prevista per lo scorso 11 giugno – contando oggi 170 camere tutte in stile masseria, con una netta predominanza negli interni della pietra leccese. Per il 2018 in arrivo ulteriori servizi, come la Spa, la palestra open air e la sala congressi, che dovrebbe disporre di 150 posti a sedere.
Una struttura, questa, che ha già contribuito alla crescita registrata nella stagione appena passata: secondo i dati del Centro Studi Veratour, gli italiani in vacanza nel periodo che intercorre tra giugno e settembre sono aumentati del 16,85% rispetto al 2016. Un dato significativo e carico di ulteriori prospettive, percepito analizzando le prenotazioni raccolte da circa 8.500 agenzie su tutto il territorio nazionale. A incidere, in primis la buona salute di cui gode attualmente tutto il comparto turistico, dove il Codacons riscontra un aumento dei turisti made in Italy in vacanza pari a 1,2 milioni con riferimento allo scorso anno, subito dopo la strategia del tour operator (a questo punto premiata), che ha inaugurato sei nuovi villaggi nel 2017, di cui due in Italia.
Tra charter e voli di linea sono oltre 2mila i posti volo settimanali su cui può contare Veratour, con Stefano Pompili, direttore generale che, durante la conferenza stampa organizzata nel corso di un press tour (parallelo a un fam trip di oltre 100 agenti) proprio nella nuova struttura pugliese, ha apprezzato il lavoro di compagnie aeree come Air Dolomiti, Neos, Meridiana, Alitalia ed Emirates.
«Guardiamo ai risultati ottenuti con prudenza, ma anche con ottimismo – spiega Pompili – Il settore turistico è generalmente molto penalizzato in un periodo di crisi, quindi questo aumento è un chiaro indizio di quella che è la situazione economica generale del Paese. Come azienda abbiamo saputo beneficiare del momento positivo, arricchendo anche la nostra offerta, e grazie al nostro impegno quotidiano possiamo dire già a settembre di aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati per il 2017, ovvero di chiudere il bilancio dell’anno in corso a quota 200 milioni di fatturato. Entro il 2020 puntiamo poi ai 250 milioni, cercando di orientarsi verso un target di clientela sempre più elevato».
A livello globale, in pole position si piazza il Mediterraneo tra le mete preferite dagli italiani, con in testa l’Italia che per Veratour cresce del 32% rispetto al 2016. Subito dopo la Grecia, con il +8%. In termini di spesa media complessiva, invece, il Centro Studi del t.o. fa sapere che ogni persona che soggiorna in uno dei villaggi della società romana spende intorno ai 1.300 euro.
Segno quasi rosso per la Spagna, che ha raggiunto solo il +1%, con un calo di richieste che ha coinvolto soprattutto le Baleari. Ritorno forte, aggiunge Pompili «per il Mar Rosso, con un +190% che però, rapportato a quelli che erano gli standard degli anni d’oro di mete come Sharm el Sheikh e Marsa Alam, risulta essere comunque un piccolo aumento».
Confermate, inoltre, come unico canale di vendita, le agenzie di viaggi: «E non faremo processi di acquisizione di network, anzi, con le principali reti si parlerà di alleanze commerciali. Intanto, il 3 ottobre a Roma, verrà presentato il nuovo progetto Top Seller Linea per adv», chiude Massimo Broccoli, direttore commerciale del tour operator.
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