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Veratour, l’early booking spinge il fatturato al +16%

Un volume d’affari che a fine 2017 raggiungerà i 200 milioni di euro, il 16% in più rispetto al 2016: sono i numeri di Veratour, positivo soprattutto grazie al contributo conferito dall’early booking, che quest’anno raggiungerà la quota del 75% circa delle vendite individuali effettuate.

«A premiarci è stata la chiarezza e la trasparenza della nostra offerta – spiega Massimo Broccoli, direttore commerciale del tour operator – Uno schema di sconti chiaro, legato al tempo di prenotazione che permette al cliente di comprendere immediatamente i vantaggi a esso legati e in più, per i clienti che prenotano almeno 90 giorni prima, la possibilità di fruire della formula Veratrasparenza, iniziativa che consente di avere la garanzia del miglior prezzo possibile. Questa attività, unitamente alla costruzione di un pricing da catalogo giusto e coerente con le attese dei clienti, ci ha permesso di ridurre ulteriormente le offerte sotto data, aumentando la percezione che prenotare in anticipo conviene».

Rispetto al 2016 crescono le prenotazioni effettuate tramite il nostro settore booking. Bene anche il segmento gruppi & incentive, oltre a quello dei viaggi di linea, che fa segnare il +25%. Sono dati positivi che vanno di pari passo con quelli delle agenzie di viaggi, unico canale distributivo dei prodotti Veratour, con le Verastore che ormai rappresentano quasi il 50% delle vendite complessive dell’operatore.

«Questo dimostra quanto sia importante fare squadra – continua Broccoli – Quando c’è correttezza e collaborazione tra produzione e distribuzione si possono raggiungere risultati ambiziosi che giovano a entrambi e anche al cliente, che può usufruire di un team affiatato e coordinato in grado di fare fronte comune per la sua soddisfazione». La soddisfazione del cliente resta infatti la base del lavoro di Veratour: secondo le schede di valutazione distribuite a fine vacanza nei vari villaggi, il gradimento generale medio si è assestato al 95%.

Il 2017 ha poi visto la crescita di molte destinazioni, a partire da quelle nell’Oceano Indiano e in Africa (Mar Rosso +200%), al +50% circa rispetto allo scorso anno. Buono anche l’andamento del Mediterraneo, con l’Italia al +32% circa. In linea con il 2016, invece, i Caraibi.

 

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