Non sembrano avere dubbi, gli organizzatori di Expo Dubai: la manifestazione, prevista dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 nella città degli Emirati Arabi Uniti, si terrà. E nonostante le difficoltà date dalla pandemia, che l’anno scorso ha colto tutti di sorpresa costringendo a posticipare l’evento, gli organizzatori sono sicuri che sarà un’esposizione universale ricca di contenuti, eventi e visitatori.
Lo ha spiegato, durante una sessione di Itb Berlin Now – versione online della fiera tedesca, di cui L’Agenzia di Viaggi Magazine è media partner ufficiale – Sumathi Ramanathan, direttore marketing di Expo Dubai. All’evento, sono anche stati presentati agli operatori del settore turistico le principali novità sugli accordi con distributori e agenzie, e diversi aspetti riguardo l’organizzazione generale della manifestazione.
Innanzitutto, riguardo la sicurezza sanitaria: durante i mesi di attesa forzata il comitato organizzativo ha infatti programmato, insieme alle autorità sanitarie di Dubai e all’Oms, precisi protocolli e misure di prevenzione che vanno dallo smart ticketing per contingentare gli accessi, ai protocolli di gestione della folla.
Probabilmente però, non basta questo a tranquillizzare rivenditori e potenziali partner, che in un momento così incerto hanno poca propensione ad investire, soprattutto in un prodotto estero. Ed è per questo che gli organizzatori hanno rivisto i termini dei contratti, puntando su un’estrema flessibilità e creando condizioni di commissioni più vantaggiose.
I 300 rivenditori autorizzati, e le migliaia di agenzie affiliate, possono inoltre utilizzare i loghi e il materiale promozionale ufficiale, e ricevere assistenza per studiare pacchetti specifici, fare formazione online ed effettuare fam trip.
Quanto all’offerta, a colpire sono innanzitutto i numeri: più di 190 Paesi partecipanti e altrettanti padiglioni distribuiti su una superficie di 4,38 km quadrati (paragonabili a circa 400 stadi), una copertura mediatica di più di 20mila testate internazionali, e circa 60 eventi al giorno in calendario. Il tema principale, sintetizzato nella frase “Connecting Minds, Creating The Future”, viene poi sviluppato in tre sottotemi: Opportunità, inteso come possibilità di trovare soluzioni comuni a problemi sociali, Mobilità (di conoscenza, idee, beni), e Sostenibilità.
Molti, i padiglioni già oggetto di curiosità da parte dei media, e non solo. Come quello del Brasile, che vedrà replicata in modo iper-realistico l’ambiente della foresta amazzonica; o il padiglione della Repubblica Ceca, che grazie ad una tecnologia chiamata “s.a.w.e.r”, ricreerà al suo interno le condizioni per trasformare un deserto in un’oasi, trasformando l’umidità dell’aria in acqua utilizzabile per ricreare il ciclo vitale.
Opera simbolo dell’intera manifestazione sarà la cupola di Al Wasl. Larga 130 metri e già monumento iconico di Dubai, la struttura porta con sé anche un po’ d’Italia, in quanto la calotta di metallo è stata realizzata dall’impresa italiana Cimolai. La scenografica cupola si trasformerà poi in un gigantesco schermo panoramico immersivo a 360 gradi sul quale saranno proiettate immagini e filmati.
Per aiutare il visitatore a districarsi meglio nell’area, e permettergli di sfruttare al meglio il tempo a disposizione, sono stati studiati degli itinerari per diverse tipologie di visitatori. I percorsi saranno suddivisi in tre principali aree tematiche: Youth and Education, che prevede delle visite sia per giovani scolaresche che per studenti universitari, Business, con itinerari personalizzabili pensati per delegazioni, aziende e stakeholders, e infine Leisure, che prevede percorsi per famiglie, coppie, o foodies. Insomma, un grande evento internazionale, che dopo più di un anno di pandemia e distanziamento sociale si fatica anche solo ad immaginare.