Verso il Wte di Genova: come e perché iscriversi al workshop B2B

Verso il Wte di Genova: come e perché iscriversi al workshop B2B
30 Agosto 07:00 2024 Stampa questo articolo

Come da tradizione, anche quest’anno, in occasione dell’edizione 2024 del Wte – World Tourism Event, in programma dal 12 al 14 settembre a Genova, si terrà il consueto workshop B2B dedicato alla domanda e offerta di turismo legate ai beni Patrimonio Unesco.

Buyer internazionali e italiani, agenzie e tour operator provenienti da Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Olanda, Belgio, Paesi scandinavi, Austria, Svizzera e Stati Uniti si riuniranno per l’intera giornata di giovedì 12 nel Palazzo della Meridiana del capoluogo ligure.

I buyer, specializzati nel turismo culturale, sono selezionati grazie alla consolidata collaborazione con Enit, tra quelli particolarmente interessati a individuare e potenziare, all’interno dei propri cataloghi commerciali, l’offerta turistica del Patrimonio materiale e immateriale dell’Umanità.

Il workshop del Wte è punto di riferimento per gli operatori turistici del settore sia sul fronte della domanda che su quello dell’offerta, peraltro con risultati molto soddisfacenti, in crescita di anno in anno. Grande ed estremamente concreto l’interesse che gli operatori hanno dimostrato nei confronti dell’opportunità, rappresentata dall’evento, di creare di un circuito di itinerari invitanti, competitivi, facilmente fruibili, secondo i criteri del turismo sostenibile.

Ecco il link per partecipare al workshop scaricando il modulo di iscrizione: Workshop Offerta – Modulo di Partecipazione.

Ma torniamo alle perle italiane protagoniste del Wte. Di seguito case history esemplari di località – presenti all’evento di Genova – che hanno saputo valorizzare il proprio territorio in chiave green e culturale.

URBINO PROTAGONISTA DEL BIO RINASCIMENTO

Urbino è una delle città più importanti del Rinascimento italiano, culla di un Umanesimo culturale, frutto dello stretto legame tra la città e il territorio circostante. Carlo Bo la chiamava “la città dell’anima”. Non è un caso, quindi, che Urbino sia diventata anche la patria del Bio Rinascimento. Grazie all’intuizione di Gino Girolomoni, il territorio urbinate ospita il più grande distretto biologico nazionale fin dagli anni ’70. Questo connubio tra storia e innovazione rende Urbino un esempio unico di sostenibilità e cultura.

Ed è proprio a Urbino Patrimonio mondiale Unesco e al Bio Rinascimento che si ispira il calendario di appuntamenti che la città metterà in campo dal 9 al 15 dicembre 2024 nell’ambito di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024, che con l’iniziativa 50X50 Capitali, vede protagonisti nel corso dell’anno i 50 comuni della provincia.

Urbino – Credit Wte

PERCORSI LENTI E GREEN PER SCOPRIRE LA CALABRIA PIÙ VERA

Oltre 1.200 Km tra cammini e ciclovie per conoscere a ritmo lento la Calabria più intima e autentica. La Calabria si apre al turismo sostenibile con due grandi percorsi: la Ciclovia dei Parchi (545 km) e il Sentiero Calabria (654 km). Entrambi offrono un’esperienza unica per scoprire la regione in modo lento e autentico, attraversando parchi nazionali e riserve naturali.

La Ciclovia dei Parchi è un itinerario prevalentemente su strada asfaltata a basso traffico, con alcuni tratti su percorsi dedicati. È ideale per ciclisti di ogni livello e offre paesaggi mozzafiato, borghi caratteristici e un’enogastronomia di qualità. Nel 2021 ha vinto l’Italian Green Road Award.

Il Sentiero Calabria è un percorso escursionistico più impegnativo, che segue il Sentiero Italia e attraversa la dorsale appenninica. Offre un’opportunità per immergersi nella natura incontaminata e scoprire i cammini religiosi della regione.

Entrambi i percorsi sono ben segnalati e supportati da servizi come piattaforme web, ospitalità e assistenza tecnica, per garantire un’esperienza sicura e confortevole ai viaggiatori. Questi progetti rappresentano un importante investimento della Regione Calabria nel turismo sostenibile e contribuiscono allo sviluppo economico del territorio.

Ciclovia dei Parchi, Sentiero Calabria – Credit Wte

PARCHI CALABRESI DOVE LA NATURA CREA VALORE

Faggete vetuste, grotte carsiche, morene glaciali, megaliti preistorici, distese di natura incontaminata. Un patrimonio dell’Umanità di “naturalità” che la Calabria preserva con cura: quattro grandi Parchi nazionali, un Parco regionale, tre Riserve naturali regionali, un Parco marino, 178 Zone Speciali di Conservazione Speciale (ZSC) e sei Zone di Protezione Speciale (ZPS) per l’avifauna, un paesaggio ricco di naturalità che custodisce ben 71 habitat dei 230 complessivi tutelati a livello europeo.

In questo scenario, emergono i siti dei quattro Parchi nazionali, Pollino, Sila, Parco regionale Delle Serre e Aspromonte, che hanno ottenuti diversi riconoscimenti Unesco, con la Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero, la Faggeta Vetusta del Pollinello la Faggeta Vetusta di “valle Infernale”, proclamate Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un patrimonio ambientale immenso che, se da una parte, comporta la responsabilità della tutela ­­­– la conservazione dei paesaggi, degli habitat, degli ecosistemi, delle specie, delle diversità –, dall’altra offre l’opportunità della valorizzazione con un turismo sostenibile, lento, orientato alla fruizione delle risorse culturali, archeologiche, paesaggistiche ed enogastronomiche.

Parco del Pollino, Faggeta Vetusta Infernale – Credit Wte

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