Verso le frontiere aperte, countdown delle agenzie
«Ho chiuso due pratiche su Sharm. Un tempo non le avrei certo festeggiate, oggi ho le lacrime agli occhi dalla felicità». Così esordisce Enrica Montanucci, presidente Maavi a pochi giorni dell’apertura dei corridoi turistici. Si ricomincia, e andrà sempre meglio.
«A chi dice che questa ordinanza è poca cosa, rispondo: ma ringraziamo il cielo che c’è il corridoio. Dopo 19 mesi ho venduto nuovamente viaggi. Certo, insieme alle altre associazioni, continuiamo a fare pressione sul governo affinché con il decreto che entrerà in vigore dal 25 ottobre si aprano molte più mete turistiche. Non vogliamo il miracolo, vogliamo essere equiparati agli altri Paesi europei, che viaggiano ovunque facendo attenzione e rispettando le regole per l’ingresso decise dalle varie destinazioni», dichiara. E le premesse per essere ascoltati ci sono tutte. Se non si registreranno cambiamenti importanti nel numero di contagi, il sogno delle associazioni di categoria si dovrebbe avverare con il prossimo dl.
«Stiamo lavorando tutti insieme, uniti e compatti. Abbiamo un protocollo di sicurezza molto specifico, che prevede solo due tamponi per chi viaggia con un tour operator o un’agenzia di viaggi. Certo, così si rende più rischiosa e difficile la disintermediazione, ma per me è giusto. Rispettiamo la filiera e cerchiamo di lavorare bene e con maggior guadagno tutti quanti», afferma Montanucci, che in rappresentanza di Maavi siederà al Ttg di Rimini al tavolo con le principali associazioni (Astoi, Fto, Fiavet, Aidit e Assoviaggi) per un dibattito sulla ripartenza in programma alle 15 di giovedì 14 ottobre nella Global Village Arena.