Viaggi, Demoskopika: “In estate 66 milioni di arrivi in Italia”
L’estate italiana si preannuncia bollente: boom di turisti in arrivo. Le previsioni sull’imminente stagione estiva segnerebbero un incremento dei flussi turistici in Italia: ben 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari al 2,1% e all’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnato da 64,4 milioni di arrivi e poco più di 263 milioni di pernottamenti. È quanto emerge dalla nota previsionale “Tourism Forecast Summer 2024” dell’istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici: arrivi, presenze, spesa turistica e inflazione turistica in Italia nella stagione calda.
Scenario confortante anche sul versante dell’incoming: a optare per una destinazione italiana sarebbero 35,5 milioni di stranieri pari a poco più della metà (54%) del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 135,5 milioni di pernottamenti. E, inoltre, il verificarsi di uno scenario proattivo, potrebbe produrre un effetto “rialzista” sulle stime: oltre 70 milioni di arrivi e 278,3 milioni di presenze con una variazione in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari all’8,8% e al 5,8%.
A pesare maggiormente nell’andamento al rialzo dei flussi la componente estera sia per gli arrivi che per le presenze. In particolare, sarebbero oltre 35,5 milioni i turisti provenienti dal mercato estero a optare per una vacanza in una delle località del Paese registrando un balzo in avanti del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; sul versante delle presenze, invece, il contributo al rialzo della quota estera sarebbe di 135,5 milioni di pernottamenti con un incremento pari al 2,2% rispetto alla stagione estiva passata.
Da dove arrivano i viaggiatori che sceglieranno la destinazione Italia per trascorrere una vacanza nei prossimi mesi estivi? Demoskopika ha stilato una classifica sulla base della crescita stimata delle presenze tra i primi 10 mercati dell’incoming italiano. Tre i mercati più “attivi”: Polonia (100,0), Stati Uniti (95,8) e Repubblica Ceca (88,8). Seguono Germania (87,7), Francia (86,0), Austria (84,4). E, ancora, Regno Unito (78,7), Spagna (77,8), Belgio (75,8) e, infine, Paesi Bassi (71,7).
Italia tra le destinazioni europee “meno inflazionate”. A febbraio dell’anno in corso (ultimo dato disponibile, ndr), l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo, fa registrare incrementi su base annua del tasso di inflazione turistica tra i più bassi del Vecchio Continente: 3,9% la dinamica dei prezzi del “paniere turistico” calcolato da Demoskopika che colloca il nostro Paese al terzo posto tra le destinazioni “più virtuose” preceduto soltanto da Francia (3,7%) e Germania (2,9%). In questa direzione risultano inevitabili le ripercussioni anche sulla spesa turistica che supererebbe la soglia dei 43 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 4% rispetto ai mesi estivi del 2023. A presentare un andamento dei prezzi del paniere turistico più elevato dell’Italia: Grecia (4,5%), Spagna (5,5%), Portogallo (5,6%), Paesi Bassi (5,7%), Svezia (5,7%), Austria (7,4%) e, infine, Polonia (7,5%).
Effetto positivo, però, “rosicchiato” quasi interamente dall’inflazione turistica. Per i mesi estivi del 2024 si stima che la dinamica dei prezzi nel settore registri una variazione tendenziale in aumento pari al 3,5% rispetto all’anno precedente. A pesare prioritariamente alcune voci rispetto ad altre del paniere turistico con in testa il trasporto aereo (15,5%), i pacchetti vacanza nazionali (8,2%) e gli alberghi (6,7%). Sono i prezzi dei voli nazionali, con il 19,2%, a crescere in modo più sostenuto rispetto ai voli internazionali (+7,3%). Stessa dinamica per i pacchetti vacanza nazionali che con +8,2% presentano un differenziale turistico di +9,7 punti percentuali rispetto ai pacchetti vacanza internazionali che, al contrario, registrano una flessione (-1,5%).
«L’imminente stagione estiva si preannuncia promettente per il turismo italiano, con una crescita stimata sia degli arrivi che delle presenze – dichiara Raffaele Rio, presidente di Demoskopika – Nonostante l’Italia si collochi, inoltre, tra le destinazioni con il minore tasso di inflazione turistica, i costi crescenti in aree critiche come il trasporto aereo, però, rischiano di assorbire quasi interamente i benefici di una maggiore spesa. In questa direzione, risulta quanto mai necessario adottare strategie non solo reattive ma soprattutto proattive. Una programmazione istituzionale più consapevole permetterebbe al sistema turistico italiano di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e alle aspettative dei viaggiatori, garantendo che il comparto non solo cresca in quantità ma anche in qualità. E ciò potrebbe generare un consolidamento più significativo rispetto ai livelli pre pandemici e stabilire nuovi standard di successo per il comparto in Italia».
«Guerre, crisi e tutte le cattive notizie che quotidianamente ci affliggono non riescono a sconfiggere il pensiero positivo, la voglia di sognare. E cosa c’è di più fantastico di un viaggio? Ecco: il turismo è un viaggio che in molti ancora desiderano e realizzano, come dimostrano le promettenti previsioni per l’estate, che confermano come la meta italiana sia sempre ambita, anche grazie al lavoro di un governo che ha ridato credibilità internazionale all’Italia, tanto da attirare consistenti quote di turisti esteri», dichiara il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, commentando i dati sulle previsioni estive di Demoskopika. «I soddisfacenti risultati raggiunti fin qui e le stime per la bella stagione sono senza dubbio incoraggianti e ci confermano che siamo sulla strada giusta, anche se c’è ancora tanto da fare – e lo faremo. Le politiche già messe in campo dal ministero hanno ridato fiducia alle imprese del settore che oggi riconoscono in noi un interlocutore serio e credibile, su cui fare affidamento. Ed è proprio agli operatori del comparto che vanno i meriti principali per le ottime prestazioni fatte registrare dal turismo: il loro lavoro, i loro sacrifici, la loro resilienza sono la linfa vitale dell’intera industria».