by Redazione | 26 Febbraio 2020 15:35
Le associazioni di categoria Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto chiedono con urgenza un incontro al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lucia Azzolina. L’incontro vuole chiarire le modalità di recepimento delle recenti disposizioni in merito ai viaggi istruzione e studio, e “a rivedere alcuni passaggi che rischiano di generare contenzioso a livello territoriale tra istituti scolastici e agenzie di viaggi e tour operator organizzatori, i cui effetti non lasceranno prive di coinvolgimento anche le famiglie degli studenti”, recita la nota congiunta delle associazioni.
Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto chiedono, quindi, maggiore chiarezza nell’interpretazione dei provvedimenti riguarda la sospensione dei viaggi d’istruzione. “In assenza di previsioni chiare e coerenti, volte ad evitare di far gravare l’intero onere derivante dalle richieste di cancellazioni unicamente sulle aziende organizzatrici dei viaggi di istruzione, molte imprese non potranno far fronte agli impegni ed inevitabilmente chiuderanno, portando al collasso una parte rilevante del settore turistico del Paese” sottolinea ancora la nota.
I NODI DA CHIARIRE. Così le associazioni chiedono chiarimenti su alcuni aspetti controversi. Con una nota pubblicata sul proprio sito web, nella notte tra sabato 22 e domenica 23 febbraio, infatti, il Miur informava che “per motivi precauzionali, i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020” e, in conseguenza, sono stati sospesi e cancellati tutti i viaggi d’istruzione su tutto il territorio nazionale, anche nelle zone considerate non a rischio rispetto all’emergenza coronavirus.
In forza di ciò, gli istituti scolastici, basandosi sulla predetta disposizione del Ministero “sine die”, avevano addirittura comunicato la cancellazione di viaggi in partenza nei mesi di aprile e maggio.
Il Dpcm attuativo del “decreto Coronavirus”, approvato invece il 25 febbraio, prevede la sospensione fino al 15 marzo dei “viaggi di istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”. In ordine al recesso dei partecipanti è stabilito, quindi, il rimborso senza penali. Più in generale, questi provvedimenti concedono i rimedi contemplati dal Codice del Turismo, richiamandolo espressamente, sebbene in esso si disciplinino casi differenti da quelli oggetto del provvedimento ministeriale.
In particolare, l’art. 41 del Codice del Turismo si applica ai casi di circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze e non è estensibile a circostanze che interessano il luogo di partenza. Mentre l’art. 32 Codice del Turismo esclude dall’ambito applicativo i pacchetti ed i servizi turistici collegati la cui durata sia inferiore alle 24 ore e pertanto, non può trovare applicazione in riferimento a “visite guidate e uscite didattiche”, che si svolgono nell’ambito di una sola giornata.
Così Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto chiedono un intervento mirato e basato su indicazioni coerenti – sia dal punto di vista temporale che spaziale – con gli elementi oggettivi esistenti che valgono quindi a giustificarle. In ogni caso, è assolutamente necessario che i riferimenti normativi siano puntuali e conferenti ai casi di cui si tratta.
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