by Redazione | 28 Febbraio 2022 5:40
Via libera alle crociere sul Nilo, ai viaggi a Bangkok, ai tour in Giordania, per dirne alcuni. Il giorno tanto atteso è arrivato. Da domani, primo marzo, decadono i divieti di viaggio istituiti in pandemia. Addio in particolare all’Elenco E “Resto del mondo”, ovvero alla lista di destinazioni extra Ue verso le quali non era consentito spostarsi per turismo.
Una riapertura – che a causa della guerra in corso definiamo “imperfetta” – contenuta nell’ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che abolisce appunto la quarantena al rientro[1] e consente di viaggiare ovunque nel mondo con il solo strumento del green pass, concesso ai vaccinati, ai guariti dal Sars-Cov2 e a chi risulta negativo al tampone. Resta obbligatoria sempre, invece, la compilazione al rientro in Italia del Plf – Passenger Locator Form, Il modulo di localizzazione del passeggero reperibile qui: app.euplf.eu[2].
Finora, come sappiamo, a parte i Paesi degli Elenchi C e D – vale a dire quelli europei e uno sparuto gruppo di mete extra Schengen – il turismo in luoghi esotici era ammesso solo grazie ai corridoi turistici Covid free: un rigido protocollo che ha consentito di riattivare in anticipo i flussi per Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (Sharm El Sheikh e Marsa Alam), Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia limitatamente all’isola di Phuket, Polinesia francese e Oman.
Per l’industria turistica, il primo marzo, sarebbe stato una sorta di “giorno della liberazione”[3]. Una spensieratezza certamente compromessa dalla guerra tra Russia e Ucraina, i cui riverberi investono il mondo intero[4]. Un nuovo stato di emergenza che raccoglie il testimone di quello sanitario, il cui termine è previsto a fine marzo[5].
Sugli effetti del conflitto sul settore si è espresso il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: «È ancora presto per valutarne l’impatto, ma è chiaro che questo complica una situazione che stava avendo buoni sviluppi», ha dichiarato a “Il caffè della domenica” su Radio 24.
«L’ordinanza del ministro Speranza – ha aggiunto – ci mette infatti in una condizione migliore e più competitiva di altri Paesi. È chiaro che ci sarà un drastico calo dei turisti russi[6], per il resto bisogna vedere come andrà, ad esempio, con gli americani. Bisogna, però, aspettare per valutare l’impatto della situazione, che mi auguro si risolva in modo positivo e veloce».
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