Sicurezza, convenienza e qualità delle infrastrutture sono le priorità dei viaggiatori d’oltreoceano del segmento lungo raggio nella selezione delle destinazioni per le loro vacanze 2024 e per i viaggi verso l’Europa. Pur assistendo a un rallentamento nelle prenotazioni per il primo quadrimestre, si mantiene alto l’appeal per i mesi estivi e autunnali.
È il macro scenario delineato dal Barometro elaborato da Etc – European Travel Commission ed Eurail per capire le tendenze dei mercati lontani riguardo a viaggi verso la destinazione Europa. Nello specifico, lo studio offre in realtà un’istantanea delle sensazioni di viaggio e analizza l’intenzione di viaggiare in Europa nei sette mercati esteri di maggior peso, ovvero Australia, Brasile, Canada, Cina, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti.
Da questa prima radiografia del 2024 si evidenziano elevati livelli di ottimismo per viaggi all’estero dal Brasile (76%), Australia (73%), Canada (72%) e Corea del Sud (71%). Mentre negli Stati Uniti, l’intenzione di viaggiare a livello internazionale rimane in linea con i livelli del 2023, con il 60% degli intervistati che esprime il desiderio di farlo. Il Giappone, bacino altospendente, ha registrato un modesto aumento del 5% tra i viaggiatori outgoing intervistati che pianificano un viaggio all’estero dal 2023, ma l’intenzione rimane comunque bassa e si attesta sul 35%.
A patire maggiormente è la Cina, unico mercato in cui il sentimento di viaggio è ancora in declino, registrando un calo del 14% nell’intenzione di viaggiare a lunga distanza. E tra coloro che desiderano viaggiare all’estero in tutti i mercati chiave nel 2024 su base annua, il 75% prevede di visitare l’Europa, mentre il restante 25% prenderà in considerazione altre regioni.
Commentando il Barometro, Miguel Sanz, presidente di Etc, ha voluto precisare: «Il panorama in evoluzione dei viaggi internazionali richiede che l’Europa si adatti alle diverse preferenze e aspettative dei viaggiatori. È particolarmente chiaro che i fattori economici e di sicurezza svolgono un ruolo fondamentale nella scelta delle destinazioni da parte dei viaggiatori. Ciononostante, l’attrattiva duratura dell’Europa e la resilienza del suo settore turistico rimangono costanti. Nel 2024, il turismo europeo si trova ad affrontare un anno promettente ma impegnativo, che richiederà al settore di gestire la ripresa della domanda dei consumatori e di abbracciare pratiche responsabili e sostenibili, tenendo presente che le priorità manifestate si concentrano sulla sicurezza, sulle infrastrutture e sulla convenienza dell’offerta. Elementi ormai fondamentali per selezionare una destinazione».
Gli analisti Etc hanno rilevato che, per i viaggiatori desiderosi di visitare l’Europa quest’anno, la sicurezza rappresenta il fattore principale che influenza la scelta della destinazione, con il 45% degli intervistati in tutti i mercati che dà priorità a un ambiente di viaggio sicuro. Al secondo posto si collocano le infrastrutture turistiche di alta qualità, ritenute essenziali dal 38%.
Anche i punti e luoghi iconici e i servizi convenienti hanno un peso significativo nella scelta della destinazione, con il 35% dei viaggiatori stranieri che li considera le loro massime priorità. In particolare, Canada, Stati Uniti e Australia si distinguono per la forte attenzione all’accessibilità economica. Ovviamente anche le condizioni meteorologiche piacevoli svolgono un ruolo importante nelle decisioni di viaggio, essendo considerate cruciali in media dal 31% degli intervistati.
Al di là di queste considerazioni principali, ci sono poi le peculiarità dei singoli bacini di traffico: i vacanzieri coreani e cinesi, ad esempio, mostrano una forte preferenza per le destinazioni che preservano il patrimonio naturale e culturale, con il 33% e il 32% degli intervistati che danno priorità a questo fattore, rispettivamente. Questa tendenza indica una preferenza unica per le destinazioni che mantengono la loro autenticità.
Tra coloro che scelgono di non viaggiare all’estero in Europa nel 2024, il 36% cita i costi di viaggio sostanziali come il principale deterrente, mentre il tempo di vacanza limitato è un altro fattore significativo per il 12% degli intervistati. Un mix di ottimismo e cautela che darà forma ai piani di viaggio all’inizio del 2024.
Ma tra le considerazioni finali sul Vecchio Continente c’è una nota positiva: nonostante le sfide poste dall’aumento dei costi di viaggio e dalla crescente attrattiva delle regioni alternative, infatti, l’Europa mantiene ancora il suo appeal sui viaggiatori a lungo raggio e l’anno dovrebbe confermare certi primati consolidati nel recente passato.