Viaggi, la rivincita dell’Europa nel report Etc
Il turismo europeo continua la sua risalita e si prende la sua rivincita sul Covid. Lo fa sulla scia dei buoni numeri dell’estate 2022 e nonostante la discreta ulteriore dose di “problemi” che non risparmia il settore, come la grave e persistenza carenza di personale, l’inflazione e l’aumento del costo della vita e la guerra tra Russia e Ucraina.
In uno scenario incerto, ma fatto di una gran voglia di viaggiare della gente, la European Travel Commission (Etc) ha pubblicato lo studio “Exploring consumer travel attitudes and expectations to drive tourism recovery”, con l’obiettivo di tendere la mano alle destinazioni e alle imprese nell’ottica di progettazione e creazione di prodotti e servizi turistici, oggi più che mai efficaci solo se personalizzati e tagliati sulle esigenze dei consumatori. Nel report – sono interessati i Paesi Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Uk, Australia e Stati Uniti – l’Etc studia i comportamenti post summer dei viaggiatori, esplorando le aspettative di breve e lungo termine.
VIAGGIARE IN EUROPA? PIACE SEMPRE DI PIÙ. Considerando l’intero panel di intervistati, il 94% – dunque quasi la totalità – è soddisfatto (e molto soddisfatto) delle vacanze estive 2022 trascorse in Europa. Questo nonostante il 54% della gente abbia risentito della mancanza di lavoratori nel settore; in pochi hanno messo in dubbio la loro fedeltà verso gli operatori del travel, in tanti hanno espresso comprensione e solidarietà sulla questione e sugli strascichi della pandemia.
Il 91% del campione intervistato ha una percezione positiva dell’Europa come destinazione turistica. Chi viaggia nel vecchio continente ne apprezza le diverse culture presenti, le attrazioni e la prossimità tra destinazioni. Certo è che la guerra Russia-Ucraina ha il suo effetto negativo sul travel europeo: due persone su cinque hanno paura di visitare posti vicino alle zone di conflitto. Il 7% afferma che si asterrà – per il momento – dal recarsi nell’Europa orientale in generale.
COVID, NON TI HO DIMENTICATO. Tanti viaggiatori internazionali hanno in qualche modo dimenticato il Covid durante i mesi estivi. Tuttavia, sono diverse le persone (il 22%) che in fase di pianificazione del viaggio vedono la pandemia come motivo di preoccupazione. Qualcuno vorrebbe che alcune abitudini legate al Covid rimanessero anche in futuro, che l’igiene e il distanziamento sociale non venissero meno del tutto. In questo scenario, ovviamente, lunga vita alle assicurazioni e alle politiche flessibili delle aziende turistiche.
Infine, per 3 viaggiatori su 4 l’inflazione impatta sul futuro del turismo, e grande sensibilità è presente in tema cambiamento climatico e sostenibilità: il viaggio piace, se ecologico di più.