Ancora mini quarantena per chi arriva dall’Europa, con la ripartenza del turismo internazionale che – nonostante le riaperture italiane – slitta ancora. Lo ha deciso il ministro della Salute. Nell’ultima ordinanza datata 29 aprile, Roberto Speranza ha infatti prorogato di 15 giorni le misure di contenimento già adottate a ridosso di Pasqua relative agli arrivi dai Paesi dell’Elenco C, in scadenza proprio oggi.
Di questo elenco, vale la pena ricordarlo, fanno parte Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Chi proviene da questi Paesi può entrare in Italia alla seguenti condizioni: presentare tampone molecolare o antigenico effettuato al massimo 48 ore prima; compilare un’autodichiarazione; sottoporsi, a prescindere dall’esito del test, a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per un periodo di 5 giorni; sottoporsi al termine dell’isolamento a un ulteriore tampone; comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio il proprio ingresso in Italia.
Nella stessa ordinanza, Speranza ha prorogato sempre di 15 giorni le misure di contenimento per i Paesi extra europei a basso rischio (elenco D), per cui è prevista una quarantena di 10 giorni, e ha confermato il divieto di ingresso in Italia dal Brasile (elenco E), fatte salve le deroghe.
Infine, dopo lo stop agli arrivi dall’India, l’allarme legato alla forte diffusione della variante indiana ha indotto il nostro ministero della Salute a vietare, fino al prossimo 15 maggio, l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato anche in Bangladesh e in Sri Lanka. Un provvedimento che naturalmente non riguarda i cittadini italiani con residenza anagrafica nel nostro Paese da data anteriore alla presente ordinanza, a condizione che non manifestino sintomi da Covid-19.