Prima il sì alla Camera all’emendamento al dl del 24 marzo, poi l’ennesima ordinanza a firma del ministro della Salute Roberto Speranza. Così, in serata, arriva in via ufficiale la proroga al 15 giugno dell’obbligo di indossare mascherine Ffp2 per salire a bordo di tutti i mezzi di trasporto – bus, treni, aerei, traghetti e via dicendo, sia a lunga percorrenza che sul trasporto locale – e per assistere agli spettacoli al chiuso. Sui luoghi di lavoro, invece, varranno i protocolli già in vigore: il dispositivo di protezione individuale, chiarisce il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, «sarà solo fortemente raccomandato, senza distinzione tra pubblico e privato».
«Sono personalmente soddisfatto, L’inizio di questa fase nuova è coerente con la responsabilità dimostrata dagli italiani che hanno imparato a convivere con il virus con grande consapevolezza. È un messaggio di fiducia per i cittadini», ha commentato l’esponente del governo, che nelle scorse ore, insieme al collega sottosegretario Pierpaolo Sileri, aveva lasciato presagire un’estate senza più mascherine.
Nuova apertura anche sul fronte dei viaggi: Speranza elimina dal 1° maggio anche il Passenger Locator Form, il modulo di tracciamento utilizzato dalle autorità sanitarie che tutti i viaggiatori in arrivo nel nostro Paese erano tenuti a compilare. Prorogate, invece, al 31 maggio le disposizioni generali per gli ingressi dall’estero, per cui resta necessario il green pass base (vaccinazione, guarigione, test negativo). Certificato verde il cui impiego, invece, decade sul territorio nazionale, con l’unica eccezione delle visite in ospedale e nelle Rsa.
L’abolizione del Plf, richiesta a gran voce dalla travel industry, è stata accolta con favore dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia. «Devo dare atto della disponibilità del ministro Speranza di recepire i consigli pratici per la vita di tutti i giorni», ha commentato a caldo, aggiungendo: «È un altro passo verso la normalità. Ne abbiamo parlato a lungo e dal confronto escono sempre le soluzioni migliori».
Resta sul tavolo, invece, l’altra e ancor più importante richiesta del turismo organizzato: lo stanziamento di nuovi fondi e l’erogazione di aiuti mirati per un settore che, comunque sia, arriva all’estate in grave affanno.