Si aggira intorno ai 24 miliardi di euro il volume delle risorse finanziarie disponibili per il Piano straordinario della mobilità turistica, presentato in queste ore a Roma dal ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, e dal ministro del Mibact Dario Franceschini. Il Piano mette al centro il turista come viaggiatore, la mission è quella di connettere l’Italia, riconoscendo i poli turistici quali elementi costitutivi del sistema nazionale integrato dei trasporti e individua 108 progetti e programmi di investimento prioritari.
Nel dettaglio gli interventi interessano strade, porti, aeroporti, ferrovie, ciclovie e sistemi di trasporto rapido di massa, finanziati con risorse nazionali per la politica infrastrutturale quali il contratto di programma Anas (5,6 miliardi di euro), il contratto di programma Rfi (10,3 miliardi), il Pon infrastrutture e reti per il cielo unico europeo (821 milioni), il Pon metro (4,7 miliardi) il recupero del waterfront (140 milioni) che riguarderà le aree di Genova, Venezia, Napoli e l’accessibilità turistica (90 milioni ) e il piano operativo del Mit per il trasporto rapido di massa nelle aree urbane (2,6 miliardi).
In altre parole il Piano disegna un modello di accessibilità basato sulle porte d’accesso al Paese, strategicamente rilevanti per il turismo estero (arrivi internazionali), attraverso una mappa unitaria che interseca reti di mobilità con l’offerta turistica sul territorio. I due ministri hanno quindi condiviso una roadmap che mira a centrare quattro obiettivi: l’accessibilità ottimale ai siti turistici, la valorizzazione delle infrastrutture di trasporto quale elemento qualificante dell’offerta turistica, la digitalizzazione del turismo, a partire dalla mobilità e la promozione di modelli di mobilità turistica sostenibili.
La governance di questo Piano verrà assicurata da un tavolo di lavoro permanente per la mobilità al quale dovranno partecipare i principali stakeholder, i gestori delle infrastrutture, gli operatori di trasporto e gli operatori del comparto turistico.
«Il settore turistico – ha dichiarato il ministro Delrio – è prioritario nella pianificazione delle infrastrutture del Paese, e questo documento di indirizzo intende connettere l’Italia individuando 108 opere prioritarie. È la prima volta che i poli turistici vengono percepiti come asset strategico per lo sviluppo del paese, al pari delle città e dei poli manifatturieri industriali».
Mentre Franceschini ha commentato: «Il settore è in forte crescita, come dimostrano i dati del primo semestre e di questa estate, e per questo va accompagnato da una corretta pianificazione degli investimenti infrastrutturali per governare lo sviluppo del settore nel modo più armonioso possibile. Con il Piano Connettere l’Italia, il governo dimostra di credere nella cultura e nel turismo come asset fondamentali per lo sviluppo economico-sociale del Paese»,