by Redazione | 5 Giugno 2017 7:00
C’è chi lo fa per moda, chi per filosofia di vita, chi per salute. Quello che è certo è che sono sempre più, nel mondo, i vegetariani e vegani. Persone che rifiutano di mangiare carne, compresa quella degli animali marini, latte e derivati, uova e miele, nei casi più estremi. Secondo l’ultimo Rapporto Eurispes gli italiani che hanno scelto di esserlo sono triplicati in un anno, arrivando 1 milione e 800mila. Tanto da diventare, nel travel, una vera e propria nicchia di mercato, con specifiche esigenze[1]. Da qui è nato il social network Vegantravel.com[2] o esperimenti come la prima crociera veggie della britannica Cruise & Maritime Voyage[3]s, in partenza il 25 settembre da Londra/Tilbury per i Fiordi norvegesi.
Eccezion fatta per operatori e compagnie sensibili al tema, capita per lo più che questi viaggiatori si debbano scontrare con culture locali “carnivore”, faticando a trovare ristoranti e menù 100% veg.
Da qui l’idea del giornale inglese Independent[4] di stilare una lista delle 10 destinazioni più adatte ai vegan traveller. Al primo posto c’è proprio l’Italia con Torino, la città della carne cruda e del bollito, che con la sindaca Chiara Appendino è diventata la prima “città vegetariani”, intenzionata a formare sull’healty food anche le nuove generazioni. E i numeri parlano chiaro: il capoluogo piemontese conta oltre 30 locali tra ristoranti, bar e negozi che offrono pietanze green, la cui lista completa[5] è pubblicata sul sito ufficiale Turismo Torino.
Al secondo posto c’è Berlino, che ha scalzato Portland diventando la capitale cool del veganismo. Qui i ristoranti veggie sono più di 50, pronti a servire, oltre ai turisti, gli oltre 80mila vegani residenti. Nella capitale tedesca, nel mese di agosto, si tiene anche il Veganes Sommerfest Berlin, festival con musica, giochi, gare di atletica e fashion show che richiama circa 60mila visitatori. Tra le tappe imperdibili, il kebabbaro vegano Vӧner, l’esclusivissimo Kopps e per gustare un ottimo dolce Kontor Eismanufaktur.
L’avena è la nuova regina della Finlandia con la sua capitale Helsinki citata dall’Indipendent. Qui è sempre più in voga, come sostituto del maiale, il Nyhtökaura, frutto di un mix di avena nordica e fave, che si candida a diventare il prodotto finlaendese più esportato nel mondo. A Helsinki, poi, sempre più bar usano il latte di avena al posto della soia e il giornale Helsinki This Week ha pubblicato un elenco di locali vegan friendly in città[6].
In quarta posizione c’è Israele con Tel Aviv. “Il trend vegano – racconta l’Indipendent – ha toccato il culmine nel dicembre 2014, quando alcuni soldati israeliani hanno minacciato di ribellarsi se la mensa dell’esercito non avesse concesso pasti vegani”. Oggi quasi il 5% della popolazione israeliana ha escluso dalla propria alimentazione carne, latticini e uova, portando la nazione al primo posto tra quelle vegane. Con oltre 400 locali vegani o vegan friendly, la cosmopolita Tel Aviv è diventata la capitale di questo tipo di dieta: qui, persino Domino’s offre una pizza per vegani e da poco ha aperto la prima scuola di cucina Vegan Experience. Inoltre, tutti gli anni a settembre la città ospita il Vegan-Fest, uno dei più importanti eventi a tema del mondo.
Chennai, in India, occupa la quinta posizione. Del resto, il subcontinente ha una tradizione vegetariana centenaria. Si stima, infatti, che il 50% della popolazione indiana non mangi carne, prediligendo ingredienti come riso e latte di cocco. Un’esperienza gastronomica consigliata a Chennai? Quella al Royal Vega, ristorante dell’ITC Grand Chola hotel.
Il movimento vegano ha conquistato anche Melbourne, sesta nella top ten del giornale britannico. Tra i locali raccomandati, Red Sparrow Pizza, il ristorante Transformer e il dessert bar Girls and Boys completamente egg-free.
Settima posizione per San Francisco, dove al Gracias Madre è possibile gustare ottimo cibo messicano 100% veggie. Ami il sushi ma sei vegano? La città californiana ha una soluzione per te: il ristorante Shizen, dove vengono serviti rolls senza pesce, nigiri e ramen veg. Mentre per una cena più esclusiva c’è il blasonatissimo Millenium.
L’Indipendent cita anche Austin, in Texas, dove spopola il Tex-Mex food truck che offre cibo vegano. Per chi ama la cucina indiana no-meat c’è invece il ristorante Gra’j Mahal. E per finire un buon gelato allo Sweet Ritual.
Tornando in Canada, Vancouver è la nuova frontiera del veganismo con il pluripremiato The Acorn’s, lo stiloso Heirloom Vegetarian e il negozio vegan friendly Nice Shoes.
Sono oltre 100, infine, i ristoranti vegani e vegetariani di Londra, che è anche la città dei tatuaggi veg con il Fifth Dimension Tattoo. Tra i ristoranti consigliati: il Manna, l’italiano Pomodoro e Basilica a Brick Lane, il café The Waiting Room, che serve cibo da fast food 100% veg. Mentre cresce la fila all’ingresso del Temple of Hackney, aperto a gennaio scorso da un impiegato di Kfc che propone la versione vegana del pollo fritto. Da non perdere. Forse.
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