Governi «attanagliati dal panico» per la nuova variante; e incapaci di prendere decisioni nette per salvaguardare l’economia e la necessità, quindi, di «vietare i viaggi ai non vaccinati». Il ceo del Gruppo Ryanair, Michael O’Leary, ne ha per tutti e si scaglia contro le «mezze misure» adottate in Europa per contenere l’ondata di contagi che sta rallentando di nuovo la ripresa del trasporto aereo.
«Occorre rendere la vita difficile a chi non si vaccina – sottolinea O’Leary in un’intervista al quotidiano inglese al The Thelegraph – Ai non vaccinati non dovrebbe essere permesso l’accesso agli ospedali, ai supermercati, in farmacia; così come la possibilità di volare andrebbe loro preclusa: stessa cosa per accedere alla metropolitana di Londra». Al ceo di Ryanair non piace però nemmeno l’obbligo vaccinale imposto da Austria e Germania, piuttosto chiede quindi di proibire l’accesso ai non vaccinati nei settori del commercio, trasporti e nei luoghi al chiuso.
La richiesta di O’Leary è frutto anche delle previsioni rispetto all’impatto della nuova variante Omicron sul settore dei viaggi: già per questo mese di dicembre Ryanair prevede un calo del 10% del numero di passeggeri rispetto alla previsioni di poche settimane fa. Allo stesso modo, la compagnia low cost irlandese prevede un ennesimo rallentamento delle prenotazioni e dei viaggi nel corso dei primi mesi del 2022, soprattutto se dovessero restare in vigore le nuove restrizioni attuate in tutta Europa.
Il nemico numero uno, secondo il manager, sono infatti le restrizioni attuate dai governi europei, soprattutto quello inglese. Per O’Leary le misure messe in campo dal premier Boris Johnson sono una risposta dettata dal panico per l’avanzata della variante Omicron e fanno del Regno Unito il Paese che «ha reagito in maniera più scomposta, mentre altri Paesi hanno attuato misure più sobrie. Questo provocherà molti danni rispetto ai viaggi per le feste natalizie».