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Vietato ingannare il viaggiatore

viaggiatore

Nuovi servizi e nuove attrazioni, veicolati attraverso una comunicazione valoriale chiara e trasparente che metta in primo piano la sicurezza e i vantaggi competitivi dell’offerta commerciale. Questi i parametri del marketing turistico nel post-pandemia.

Secondo quanto scritto dai guru del settore, il turista cerca coerenza tra aspettative e servizio, tra quello che l’azienda racconta online o anche offline e cosa trova realmente in struttura e sul territorio.

Per questo il marketing delle strutture turistiche deve essere bilanciato: tra il livello percepito dei singoli servizi erogati e l’immagine della località nel suo complesso.

Ricerche promosse da Etc (European Travel Commission), Reise Analyse e Wttc evidenziano soprattutto la necessità di investire sulla presenza digitale della struttura turistica e dei servizi delle agenzie di viaggi, per migliorare le offerte in base ai dati processati con l’ausilio dell’IA – Intelligenza Artificiale, per modificare le strategie di vendita in tempo reale, per fidelizzare e per incrementare l’acquisizione di nuova clientela. Non a caso i bonus orientati alla digitalizzazione, stabiliti nel Pnrr e resi disponibili dal ministero del Turismo sul sito Invitalia, rappresentano opportunità per la sopravvivenza di molte imprese di viaggi.

In altre parole nella nuova era dei viaggi che segue la pandemia, è vietato bluffare e ancor meno disattendere o addirittura fraintendere i bisogni del cliente.

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