Prima gli accordi in codeshare con JetBlue per potenziare il mercato interno, ora una nuova alleanza con il vettore sudamericano JetSmart. Il nuovo corso di American Airlines è pieno di sorprese per chi è abituato a vedere le compagnie legacy e le low cost operare come compartimenti separati che non comunicano tra loro; mentre la legacy statunitese cerca con sempre maggior insistenza le partnership con le nuove realtà a basso costo che hanno rivoluzionato il traffico aereo oltreoceano.
Ma il vettore Usa, dopo il fallimentare tentativo di trovare un accordo con Latam Airlines (bloccato dalle normative antitrust), ha dovuto cercare nuove sinergie per potenziare il suo network tra Nord e Sud America. In questo contesto è nata l’alleanza con JetSmart con la firma di una lettera d’intenti che propone l’acquisto da parte di American di una quota di minoranza delle partecipazioni in JetSmart, consentendo così al vettore low cost di far crescere rapidamente la propria rete in Sud America.
Operante da Cile e Argentina, JetSmart è una compagnia aerea di proprietà di Indigo Partners – uno dei principali gruppi al mondo che opera nel settore low cost e che controlla anche i vettori Frontier Airlines negli Usa, Wizz Air in Ungheria e Volaris in Messico – e gestisce una moderna flotta di aeromobili Airbus A320 che operano rotte verso 33 destinazioni in tutto il Sud America.
Nell’ultimo anno JetSmart ha lanciato una sua sussidiaria in Perù e vola anche verso numerose destinazioni in Colombia e Brasile. Indigo Partners, inoltre, ha firmato uno dei maggiori ordini della storia con Airbus per la fornitura di 430 aeromobili A320.
American serve l’America Latina dal 1942 e offre servizi per 17 destinazioni in Sud America dai suoi hub statunitensi a Dallas-Fort Worth, Miami e New York. American e Indigo Partners, infine, si sarebbero impegnate congiuntamente a fornire capitale aggiuntivo per finanziare potenziali opportunità future di sviluppo in tutta l’area sudamericana.
Come da prassi in queste occasioni, gli investimenti previsti e gli accordi di codeshare sono ancora soggetti alla presentazione della documentazione definitiva e alle rispettive approvazioni governativi e delle autorità antitrust.