by Giorgio Maggi | 6 Maggio 2020 10:31
Più di 3mila posti di lavoro tagliati e lo stop ai voli da Londra Gatwick. Virgin Atlantic, la compagnia di sir Richard Branson che per fronteggiare l’emergenza da coronavirus ha già richiesto (senza riceverlo, ndr) un prestito di 500 milioni di sterline dal governo britannico, decide così di seguire la strada intrapresa da British Airways[1], che non più tardi di qualche giorno fa aveva annunciato il licenziamento di 12mila dipendenti.
«Abbiamo resistito a molte tempeste dal nostro primo volo, ma nessuna è stata così devastante come il Covid-19», ha detto a questo proposito Shai Weiss, il ceo di Virgin Atlantic, che ha aggiunto come sarà fondamentale tornare alla redditività nel 2021 prendendo alcune decisioni, tra cui quella del taglio dei dipendenti.
In una lettera ai 70mila dipendenti del gruppo, Branson ha comunque confermato la volontà di continuare ad esplorare «tutte le opzioni disponibili per ottenere finanziamenti esterni aggiuntivi» compresa la cessione del vettore e le «discussioni costruttive» con il governo britannico per gli aiuti di Stato.
Tra le altre decisioni prese dal management della compagnia, c’è poi la messa a terra della flotta di sette Boeing 747, e la sospensione dei voli da Gatwick (ma senza perdere gli slot). Rimangono invece confermati quelli da Heathrow e Manchester.
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